martedì 3 novembre 2009


Martedi, 3 Novembre 2009




SERIE D GIRONE F - SANTEGIDIESE, UN PAREGGIO CHE VALE L’ALLUNGO IN CLASSIFICA
Nonostante il 2-2 casalingo, i vibratiani guadagnano un punto sulle inseguitrici. Il Casoli espugna il "Fattori", secondo stop per l’Atessa, mentre il Chieti sbanca Sant’Elpidio, e il Miglianico torna a sorridere. Domenica agrodolce per Morro e Canistro






DALLA REDAZIONE -

Pericolo scampato. La Santegidiese fa 2-2 col Campobasso, ma può comunque esultare. Perché le due incallite inseguitrici perdono e la vetta della classifica resta dipinta di giallorosso. Il risultato lascia l’amaro in bocca a Corazzini e compagni, che si fanno raggiungere due volte, ma va bene così. Per forza di cose, infatti, le assenze delle due ‘bocche di fuoco’ di Aldo Ammazzalorso (Andrea Bucchi ed Emiliano Buttazoni) si sono fatte sentire. In pratica, la Sant si è ritrovata orfana dell’attacco titolare; e in avanti è toccato a Spada e De Berardinis farsi spazio nell’esperta difesa campobassana.



Alla fine, i ragazzi del presidente Fanini pagano due sviste difensive e, soprattutto, la poca incisività sottoporta manifestata dopo l’1-1. Che ricordare di questa sfida? Sicuramente la prestazione del solito Kettlun. Il centrocampista cileno può esultare per il quarto centro stagionale: stavolta ha colpito su calcio di punizione. Giornata da incorniciare anche per il giovane Santoni: entrato nel secondo tempo, ha dato l’illusione della vittoria alla calorosa tifoseria giallorossa. Peccato che l’urlo di Ammazzalorso sia stato ‘strozzato’ da quell’opportunista di Todino… I vibratiani hanno un nuovo preparatore dei portieri: Nino Galli, reduce dall’esperienza di Chieti.



Si ferma L’Aquila. Dopo otto risultati utili consecutivi (6 vittorie e 2 pareggi), la Cifaldi-band viene superata dal Casoli che non t’aspetti. Sì, perché la formazione di Pasquale Logarzo (squalificato) due domenica fa era stata schiaffeggiata dal Canistro. Ma i gialloblù, sovvertendo i pronostici della vigilia, sono riusciti a strappare tre punti nella tana della vice-capolista. Che, in una sola gara, ha subito il doppio delle reti incassate in 8 incontri. L’Aquila continua a schiumare rabbia per l’operato del signor Illuzzi di Molfetta. Tre le decisioni incriminate: l’esistenza del corner grazie al quale Morga ha messo dentro l’1-0, l’espulsione di Ruggiero e il rigore negato a Colella. Torna il sorriso in casa gialloblù: l’errore dal dischetto di Morga aveva fatto pensare ad un’altra domenica da dimenticare in fretta, ma Mazzella ha regalato la vittoria al presidente Capuzzi.



Momentaccio per l’Atessa. Dopo neanche un quarto d’ora, i ragazzi di Giandonato si erano già portati sul doppio vantaggio grazie all’uno-due di Simone Miani. Il bomber di casa, superato il problema al ginocchio, è dunque tornato a viaggiare su ritmi da capogiro. Ma poi una serie di circostanze sfavorevoli, miste a un paio di sviste difensive di troppo e a qualche decisione del direttore di gara apparsa quantomeno dubbia, hanno favorito un Atletico Trivento comunque determinato. E così la doppietta di Chicco, a cavallo dei due tempi, e il guizzo di Varchetta hanno permesso a Roberto Carannante di compiere l’ennesima impresa della stagione. Nelle ultime gare, invece, l’Atessa VdS non è stata la stessa delle prime giornate. C’è da riflettere, quindi. Senza fare drammi, naturalmente: perché la vetta della classifica resta a portata di mano (L’Aquila dista appena tre punti) e c’è tutto il tempo per migliorare.



Attenti al Chieti… Scibilia e compagni sbancano Sant’Elpidio a Mare, sia pur con qualche difficoltà. E di forza si avvicinano al primo posto, ora lontano appena cinque lunghezze. A parte qualche lapsus, l’avvio di stagione della compagine di Vivarini può quindi essere considerato positivo. Fermo restando che, affinché il Chieti possa puntare a qualcosa di importante, è necessario fare ancora dei passi in avanti. In terra marchigiana, almeno a tratti, i neroverdi non sono riusciti ad imporre le proprie qualità. Ma hanno avuto il merito di restare calmi. Non si sono fatti prendere dalla frenesia e, alla fine, sono arrivati tre punti che danno continuità al colpaccio di due domenica fa. E il gol di Scibilia, tra l’altro, è una perla davvero rara. Certo, in terra marchigiana c’è stata qualche amnesia di troppo. Ma è altrettanto vero che le assenze di Romano (oggi tornerà ad allenarsi col gruppo), Mucciante (squalificato) e Gialloreto (sono abbastanza lunghi i suoi tempi di recupero) non possono passare inosservate.



La cura Marcangeli inizia a dare i suoi frutti in casa Angolana. E così il bottino conquistato dall’ex allenatore del Penne diventa importante: sei punti in due partite. Il massimo. Sicuramente, gli avversari affrontati in queste due gare – il Miglianico e il Real Montecchio – sono ampiamente alla portata del giovane gruppo nerazzurro. Ma, dopo un periodo nero, ricco di dolorose sconfitte, rialzarsi non era poi così facile. Contro i marchigiani, il club del presidente Bankowsky ha impiegato troppo per prendere le misure. Poi, una volta accesso il motore, non è stato difficile condannare il Montecchio all’ennesima settimana da ‘cenerentola’.



Bentornato, Miglianico. Nonostante le pesanti assenze, il sodalizio di Donatelli torna alla vittoria dopo otto turni d’astinenza. In pratica, i tre punti mancavano dalla prima giornata (vittoria di Canistro). E il fatto di essere riusciti a fare bottino pieno in un campo sul quale molte squadre avevano incontrato difficoltà (l’ultima era stata il Chieti) dà un po’ di fiducia all’ambiente miglianichese. Il gol di Dragani (nella foto) cancella, sia pur parzialmente, qualche settimana di sofferenza. Infatti, i gialloblù hanno pagato caro l’adattamento con la nuova categoria, un campionato completamente diverso da quello di Eccellenza. L’importante, insomma, è prendere subito confidenza col nuovo mondo.



Morro d’Oro e Canistro si tengono stretti un punto strappato con i denti. I morresi mettono il bastone tra le ruote alla Civitanovese di Osvaldo Jaconi, squadra tosta perché composta da giocatori importanti per la categoria. Gara ricca di colpi di scena, nel centro teramano: il Morro s’è portato in vantaggio, poi è stato raggiunto e, infine, è servito il miracolo di Testa sul rigore di Argiolas per evitare di non compromettere tutta la mole di gioco assemblata con tanto sforzo. Domenica incontro tosto, in quel di Chieti, per mister Sabatelli. Che è all’Angelini è di casa…



La squadra di Iodice, invece, per la prima volta nella stagione, riesce a tornare a casa col sorriso sulle labbra. La maledizione è davvero finita? Lo scopriremo tra una quindicina di giorni… Nel frattempo, uscire indenni da un campo difficile come quello di Recanati (squadra fisica ed esperta quella leopardiana) non era facile. La classifica è ancora corta, la strada che porta alla salvezza è lunga e tortuosa. Ma, nel serbatoio, il Canistro pare avere la benzina per arrivare sino all’ultima curva.



Gianluca Lettieri






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