SERIE D: IL PUNTO - L'ATESSA NON SI FERMA PIÙ. L'AQUILA TRAVOLGE L'ANGOLANA
Mentre la Santegidiese pareggia ad Agnone, la partitissima tra Chieti e Trivento termina a reti inviolate. Volpi festeggia la prima vittoria sulla panchina del Morro d'Oro. Trasferte amare per Miglianico e Canistro
Neanche il Casoli è riuscita a fermarla. L’Atessa Val di Sangro fugge via (3-2) e si riappropria della vetta persa per una sola notte. Stavolta, oltre all’attacco super, l’eroe di giornata è Luca Scerbo. Il giovanissimo portiere, classe 1990, è riuscito nell’impresa di parare due rigori nel giro di un minuto. Se non è un record, poco ci manca. I suoi interventi sono risultati decisivi perché, se il Casoli – già in vantaggio grazie a Morga – si fosse portato sul doppio vantaggio, a quel punto sarebbe stato difficilissimo tornare in partita. Ma, dopo qualche giornata di tregua, Simone Miani (nella foto) è tornato a colpire. Il capocannoniere del girone F ha realizzato l’ennesima doppietta della stagione. La strada è diventata così improvvisamente in discesa. Anche grazie a Lazzarini, che ha messo al sicuro i tre punti. Con il passare delle giornate, la convinzione diventa sempre più forte: quest’Atessa è un’autentica macchina da gol. Poche squadre possono vantare una media di oltre due gol e mezzo a partita. Pasquale Logarzo e i suoi ragazzi, invece, ieri sera non avranno chiuso occhio. Sbagliare due calci di rigore (vero Zerillo e Morga?), peraltro in casa della capolista, equivale ad un suicidio. Domenica in agrodolce anche per lo stesso Morga: dopo aver realizzato una doppietta, non sarà stato facile tornare a casa con la seconda sconfitta consecutiva sul groppone. Parlare di crisi sarà forse esagerato, ma l’involuzione di risultati del Casoli è abbastanza evidente. Qualche settimana fa, la zona play-off era arrivata ad essere distante solo un paio di lunghezze. Ora è lontana sei punti. La vittoria de L’Aquila è legittima. Ma lo 0-3 finale non rende l’idea della gara del "Comunale" di Città Sant’Angelo. Perché, nonostante il risultato pesantissimo, alla Renato Curi Angolana va l’onore delle armi. Nell’anticipo di sabato, la squadra del capoluogo ha confermato tutte le sue qualità. Prima fra tutte la compattezza del gruppo. Di questo passo, sognare in grande è legittimo. Fermo restando che, affinché la squadra possa essere veramente competitiva, sarà necessario compiere qualche movimento in entrata. La battuta d’arresto, che potrebbe (il condizionale non è usato a caso) sembrare quasi imbarazzante nella forma, non può cancellare i progressi della squadra di Marcangeli. La quale, per oltre un’ora, è riuscita a tenere testa agli aquilani. Poi, l’ingresso di Colella ha cambiato le carte in tavola. Anche la fortuna ha voltato le spalle agli angolani (traversa di Ganje su calcio di rigore) e, a quel punto, non c’è stato più nulla da fare. Villa e Ruggero hanno chiuso i conti. L’Angolana resta a distanza di sicurezza dai play-out: quattro punti non rappresentano un’enormità ma permettono di guardare al futuro con una certa serenità. Nella sfida ‘silenziosa’ tra Chieti ed Atletico Trivento, alla fine ha vinto la noia (0-0). Poche emozioni, zero gol e...un rigore parato. E già, perché Filippo Di Prete, giovanissimo estremo difensore, ha evitato che Borrelli mettesse nei guai i neroverdi. Ed i rigori neutralizzati dal ‘portierino’ scuola Fiorentina sono già tre. Un’enormità. Contro i trignini è però emersa anche la poca pericolosità del reparto avanzato. Nel mercato di dicembre, molto probabilmente arriverà un attaccante. Nel frattempo, la vetta, ora distante sette punti, si è allontanata ancora di due lunghezza. "L’importante è rimanere agganciati alle prime posizioni", ha tenuto a precisare il presidente Walter Bellia. E’ tanta l’amarezza per essere scesi in campo senza il sostegno dei propri supporters (si spera che la pesantissima pena inflitta dalla Lega possa essere ridotta): giocare in un clima così surreale è veramente triste. Per il derby di Miglianico, intanto, alla tifoseria neroverde saranno riservati circa 500 biglietti. Quello di Agnone è un campo difficile per chiunque. Anche per la Santegidiese, in ripresa dopo i due scivoloni consecutivi, che riesce a strappare solo un punto ai molisani (1-1). Il risultato finale è tutto sommato giusto: la squadra di Agovino ha colpito due legni; quella di Ammazzalorso, soprattutto nel secondo tempo, ha sfiorato a più riprese il gol-vittoria. Con Bucchi e Buttazzoni fuori, Kettlun si è travestito per l’ennesima volta da bomber. La fiondata su calcio di punizione del centrocampista cileno ha regalato l’illusione, poi resa vana da Di Vito, di poter tornare dalla difficile trasferta con tre in punti in tasca. Certo è che la presenza dei due prezzi pregiati si è fatta sentire ancora una volta. La sessione invernale di calciomercato è alle porte e il diesse Marcello Di Giuseppe cercherà di rinforzare la rosa. Le prime novità potrebbero arrivare già nelle prossime ore. È il Morro d’Oro l’unica abruzzese di bassa classifica che può sorridere. I teramani tornano a respirare contro il Real Montecchio, anche se non è stato per nulla facile avere ragione del fanalino di coda del girone F (4-3). Fatto sta che, dopo sette gol e tante emozioni, Tommaso Volpi può festeggiare la sua prima vittoria sulla panchina biancorossa. L’inaspettato vantaggio marchigiano ha caricato i morresi. Che, presi per mano da Cocca, Costantino e Bisegna (doppietta), hanno conquistato tre punti fondamentali per il discorso salvezza. Quarto stop consecutivo per il Canistro. Per l’ennesima volta, i biancorossi non sono riusciti a capitalizzare le diverse palle-gol costruite. Poi, l’ingenuità di Marangon (fallo da rigore) ha permesso al Bojano (1-0) di ritrovare il feeling con la vittoria. Inizia, dunque, a respirarsi aria di crisi fra i rovetani. Difatti, al termine della partita, il presidente ha disposto una riunione tecnica fra dirigenti, giocatori e tecnici. La società ha deciso di lasciare l’incarico nelle mani di Iodice, disponendo, però, un ritiro anticipato sin dal primo pomeriggio di oggi presso l’hotel "River" di Civitella Roveto al fine di preparare al meglio il prossimo impegno di campionato contro la capolista Atessa Val di Sangro. Il pareggio di una settimana fa sembrava aver riportato un velato ottimismo. Ma la sconfitta di Civitanova Marche ha fatto ripiombare il Miglianico nello sconforto. Finisce 2-1 per la formazione di Osvaldo Jaconi, però le decisioni dell’assistente Nicole Brandelli pesano come un macigno. Perché i due gol annullati ai miglianichesi (il primo di Epifani e il secondo di Chiacchiarelli) sullo 0-0 lasciano più di qualche dubbio. La situazione in classifica continua a farsi pesante. Serve una scossa. Gianluca Lettieri
DALLA REDAZIONE -
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