IL PUNTO - ATESSA VDS E L'AQUILA VANNO IN BIANCO
La Santegidiese doma l'Angolana, mentre il Miglianico compie l'impresa superando il Chieti. Il Casoli, vittorioso con l'Agnonese, scala posizioni. Il Morro d'Oro torna sconfitto da Centobuchi
DALLA REDAZIONE -
Il Giandonato Express tira il freno a mano, il treno di Cifaldi rallenta e le prime due della classe vanno in bianco.
Sia l’Atessa VdS che L’Aquila non riescono ad andare oltre il pareggio a reti inviolate: gli atessani conservano la vetta della classifica; gli aquilani inseguono a due punti di distanza.
Dopo una settimana di ritiro ‘punitivo’, utile per trovare la giusta concentrazione e rimettere ogni tassello al proprio posto, il Canistro è riuscito nella (mezza) impresa di bloccare la capolista (0-0).
In avanti, ha esordito dal primo minuto l’attaccante argentino Leccese. Una prova discreta, la sua: siamo all’inizio e, almeno per ora, va bene così. Certo è che il punto conquistato ieri è più importante per il morale che per la classifica. Perché, dopo quattro stop consecutivi, l’autostima del gruppo marsicano era pari alla zero. Davanti ad un avversario che non eccede certo per qualità tecniche, l’Atessa poteva fare qualcosa di più. Al tempo stesso, in fondo, il pareggio non è proprio da buttare. Primo: gli uomini di Giandonato non perdono la leadership della classifica; secondo: quello di Canistro è un campo difficile per chiunque. Anche per le ‘grandi’. Il tecnico casolano ha fatto esordire dal primo minuto il neoacquisto Samuele Ceciarini. Il club del patron Pellegrini continua a guardarsi intorno: Emanuele Cirilli potrebbe essere l’uomo giusto per rinforzare il pacchetto arretrato.
In trasferta è un rullo compressore, in casa tira il fiato. Il muro difensivo della Recanatese regge l’urto anche nella tana di Colella & co. (0-0). E non a caso, dunque, il reparto arretrato guidato dall’allenatore-giocatore Paolo Siroti risultata tutt’ora il migliore del girone (solo sei reti subite). Se bisogna concedere una parziale giustificazione ai giocatori aquilani, essa deve essere rintracciata nelle pesanti assenze che hanno costretto Cifaldi a schierare un modulo nuovo di zecca (4-4-2) e ad adottare diverse soluzioni tattiche mai provate sino ad allora. Sicuramente, il gioco della squadra rossoblu non è stato agevolato dalle pessime condizioni del terreno di gioco. A fine gara, lo ha sottolineato anche lo stesso tecnico, infuriato per lo stato del manto erboso del ‘Fattori’. Ha esordito con la maglia aquilana Alessandro Onesti, utilizzato sull’out di sinistra. Al novantunesimo, Cifaldi si è detto soddisfatto della prova del mediano, ingaggiato per garantire maggiore qualità al centrocampo aquilano. Siamo d’accordo nell’affermare che L’Aquila ha le qualità giuste per puntare in alto, ma è altrettanto vero che la rosa dovrà essere ampliata.
Il digiuno, durato 41 giorni, è stato duro. Ma ora il ‘novembre-nero’ sembra essere alle spalle. La Santegidiese torna a festeggiare i tre punti nel derby contro la Renato Curi Angolana (1-1). Però non è stato facile regolare la squadra di Roberto Marcangeli: il tecnico angolano è riuscito a plasmare una squadra battagliera, decisa. Che difficilmente alza bandiera bianca. Certo è che l’assenza di Aquaro ha pesato, e non poco, sulla condotta di gara dei pescaresi. Ammazzalorso, invece, dopo diverso tempo ha riabbracciato il tandem d’attacco Bucchi-Buttazzoni. Un tandem potenzialmente devastante. Il gol decisivo porta però la firma del 18enne Di Paolo, segno che il tecnico italo argentino può fare affidamento su ragazzi all’altezza della situazione. In casa vibratiana, l’assenza di Kettlun (potrebbe partire, visto che è stato cercato con insistenza da diversi club, primo fra tutti la Turris) si è fatta sentire. Nel finale di gara, c’è stato spazio anche per l’ultimo arrivato Fabio Fuschi. Nelle prossime ore, la dirigenza vibratiana si siederà al tavolino insieme ad Ammazzalorso. E potrebbero arrivare delle novità. Sia in tema di arrivi che di partenze. Stesso discorso per la Renato Curi Angolana, a secco per la seconda volta consecutiva.
Uno dei derby all’apparenza più scontati, quello tra Miglianico (nella foto) e Chieti, regala il colpo di scena della 14a giornata. I padroni di casa, che quest’anno tra le mura amiche non avevano mai festeggiato i tre punti, hanno coronato un sogno. Abbattendo la squadra del capoluogo di provincia (1-0) e conquistando una vittoria importantissima ai fini della classifica. Già perché, complici alcuni risultati arrivati dagli altri campi, i miglianichesi migliorano notevolmente la propria posizione in graduatoria. Eroe di giornata Massimo Epifani, ex di turno e pedina insostituibile di una squadra che finora non aveva mai convinto. Ora l’importante sarà dare continuità ai risultati. Per il Chieti, si tratta di una pesante battuta d’arresto. Sia per la classifica che per il morale. I teatini hanno costruito diverse azioni pericolose, ma continuano a mancare gli spunti di un attaccante capace di garantire tanti gol. L’arrivo di una punta di peso è imprescindibile. All’appello mancano anche un paio di under (si parla di un ’91 e di un esterno di centrocampo ’90). Nel frattempo, da Campobasso ribalzano delle voci di un interessamento per Giuseppe Todino (’85), esterno rossoblu.
Il Morro d’Oro esce da Centobuchi con le ossa rotte. I marchigiani l’hanno spuntata di misura (2-1), ma il rammarico è grande perché la squadra di Tommaso Volpi era passata in vantaggio con l’ultimo arrivato Dama. Ci vorrà un po’ di tempo perché i nuovi arrivati possano integrarsi nell’ossatura del gruppo allestito in estate. Fatto sta che, già nella trasferta marchigiana, il tecnico laziale ha utilizzato i nuovi acquisti Alessandro Bianchini, Enrico Cortese, Giuseppe Dama, Luca Cichella ed Alessandro Ianniciello.
Il Casoli fa la voce grossa. Dopo un periodo cupo, la squadra di Pasquale Logarzo si riscatta brillantemente. Doma l’Olympia Agnonese (4-2) e guarda al futuro con rinnovato entusiasmo. I play-off tornano ad essere distanti appena tre lunghezze. I casolani, grazie ad un Morga ispiratissimo (doppietta) e a Zerillo, hanno dominato e si sono addirittura portati sul 3-0. Però quella molisana è una squadra tosta. Feriti nell’orgoglio, i ragazzi di Agovino hanno cercato di salvare quantomeno la faccia. E, alla fine, sono riusciti nell’intento di limitare il parziale. Perché, portatisi sul 3-2, hanno cercato in tutti i modi la via del pari. Per fortuna, il Casoli non ha perso la testa. E la rete di Esposito ha scacciato i fantasmi del pareggio.
Gianluca Lettieri
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