giovedì 14 gennaio 2010

CANISTRO-CHIETI, CALDO POST-PARTITA: I TIFOSI NEROVERDI CONTESTANO
Bellia: “Prenderò dei provvedimenti. Vivarini? La sua posizione non è in discussione”. Vivarini: “Serve maggiore umiltà”. Iodice: “E’ la vittoria del gruppo”


CANISTRO -

Chieti sconfitto e contestato. Qualche minuto prima del triplice fischio del signor Loiodice, i sostenitori teatini hanno ritirato gli striscioni. Ed è esplosa la protesta. Addirittura, qualche supporters è venuto a contatto con alcuni calciatori neroverdi all’interno degli spogliatoi. Un fatto ignobile che macchia la stagione e il rapporto squadra-città, forse in modo irreparabile.


Il presidente Walter Bellia (nella foto) commenta l’accaduto: "Comprendiamo l’amarezza dei tifosi. Al tempo stesso, però, condanniamo gli atti di violenza che si sono registrati nel dopo-partita". L’intera società, attraverso un comunicato stampa diffuso in serata, ha dunque preso le distanze da ciò che è accaduto al termine del match. Inoltre, nel parcheggio dello Stadio ‘Guido Angelini’, presidiato dalle forze dell’ordine, un drappello di tifosi neroverdi ha atteso il ritorno del pullman dei calciatori.


A fine gara, il massimo dirigente teatino è apparso amareggiato: "La partita l’hanno vista tutti: prenderò sicuramente dei provvedimenti. A mente fredda, dovremo cercare di comprendere le cause di questo momentaccio". Eppure, inizialmente, la gara è stata equilibrata. "Nel primo tempo – continua Bellia – ho visto all’opera una squadra grintosa, vogliosa di riscattare il pareggio di domenica scorsa. Poi, con il passare dei minuti, la situazione è notevolmente peggiorata. Il Canistro avrebbe potuto colpire anche più volte". E poi una precisazione: "Quei giocatori arrivati qualche settimana fa, ed ingaggiati per compiere il salto di qualità, hanno reso al di sotto delle aspettative. Dispiace, perché nel mercato invernale abbiamo investito tanto per puntellare un organico già all’altezza della situazione". Ultime considerazioni: "Penso ancora alla vetta? Il campionato è lungo ed è prematuro trarre delle conclusioni. Vivarini? La sua posizione non è in discussione".


Dopo il bollente post-partita, Vincenzo Vivarini analizza brevemente la quinta sconfitta stagionale. La voglia di parlare è poca: "Abbiamo disputato un buon primo tempo, costruendo tre-quattro palle gol e tenendo testa all’avversario. E’ mancata forse un po’ di umiltà: non si vincono le partite solo perché ti chiami Chieti. E’ necessario lottare dal primo all’ultimo minuto". Gli errori sono quelli di sempre: "Due dei tre gol subiti sono scaturiti da palla inattiva: il primo su calcio d’angolo, il secondo su punizione. Nel momento in cui l’arbitro non ci ha concesso un calcio di rigore nettissimo, si è fatto tutto ancora più difficile". Oggi pomeriggio, la squadra tornerà ad allenarsi: è previsto un faccia a faccia con il presidente Walter Bellia. Anche la dirigenza si riunirà per analizzare gli ultimi eventi. Chieti-Recanatese, in programma il prossimo 31 gennaio, verrà trasmessa in diretta sul canale satellitare della Rai (Raisat). Per esigenze televisive, il fischio d’inizio verrà anticipato alle ore 14.


Qui Canistro.

Fabio Iodice è il ritratto della felicità. "Ero sicuro che i miei ragazzi avrebbero fatto bene – osserva il tecnico rovetano –: i fatti mi hanno dato ragione. Questa grande vittoria è la logica conseguenza del duro lavoro sostenuto nel periodo natalizio. I ragazzi meritano solo tanti complimenti". Il rendimento di Leccese fa dormire sonni tranquilli all’allenatore biancorosso: "Speriamo di recuperare i punti persi nel girone d’andata anche grazie al suo apporto. Sì, era proprio l’uomo che mancava, perché non avevo a disposizione altre prime punte". L’invito è quello di rimanere con i piedi per terra: "Archiviato il recupero, dovremo spostare le nostre attenzioni sul Miglianico". Una gara, quella in programma domenica, che ha già il sapore di spareggio-salvezza.

G. Let.

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