La Sant si riscatta: contro l'Elpidiense finisce in goleada. Tra le polemiche, il Chieti espugna Casoli. Dietro, il Miglianico affonda il Real Montecchio e il Canistro blocca la Civitanovese
Prima cade, poi si rialza prontamente, infine si gode il primato solitario. E’ stata una domenica ad alta tensione per L’Aquila. Perché, se ce ne fosse ancora bisogno, il Morro d’Oro ha ricordato a tutti che in Serie D nessuna gara è scontata. Neanche un testa-coda. La squadra del neotecnico Archimede Graziani, infatti, è riuscita nell’impresa di chiudere la prima frazione in vantaggio (autogol di Cavasinni). Nel primo tempo, L’Aquila ha mostrato la sua faccia più brutta. La capolista non sembra aver grosse idee, e i ritmi restano piuttosto bassi. Il meglio nella ripresa. Il palo colpito da Costantino carica a mille i ragazzi di Cifaldi (nella foto). Che, nel giro di tredici minuti, calano il tris con Pietrella, Colella e Sparacio. E il tabù è sfatato: al ‘Fattori’, i rossoblù non rialzavano le braccia al cielo dal 14 ottobre 2009. E’ dunque iniziata nel peggiore dei modi l’avventura a Morro di Graziani, accomodatosi sulla panchina biancorossa solo qualche giorno fa. Dama dietro la lavagna: l’attaccante teramano è riuscito nell’impresa di farsi sbattere fuori nel giro di 120 secondi. Un’ingenuità che ha tagliato le gambe ai suoi compagni. Pur esprimendo un buon calcio, la squadra del presidente Malvone continua ad allontanarsi dalla zona-salvezza, ora distante ben otto punti. Certo, nulla è perduto: ma per evitare brutte sorprese bisogna voltare pagina. Il prima possibile. Civitanovese-L’Aquila, in programma domenica prossima, potrebbe essere rinviata dal momento che Modesti (portiere aquilano) è impegnato nel Torneo di Viareggio con la Rappresentativa di Serie D
Che beffa! In quel di Città Sant’Angelo, l’Atessa VdS ha visto svanire i tre punti – e anche la vetta – proprio all’ultimo secondo (1-1). La dea bendata si è ricordata ("ed era ora", precisano i dirigenti pescaresi) anche della Renato Curi Angolana (che nelle ultime sei partite aveva racimolato appena un punticino): il diagonale di De Matteis è il giusto premio per la pressione esercitata nonostante l’inferiorità numerica. Già, perché, complice l’espulsione di Fideli, gli angolani erano rimasti in dieci dopo neanche un quarto d’ora. Ritrovata la giusta serenità, in settimana potrebbero esserci delle novità circa l’arrivo di un attaccante (dai professionisti?). Dopo la sconfitta con L’Aquila e il pareggio contro l’Agnonese, i sangrini non sono ancora riusciti a centrare la prima vittoria del nuovo anno. Eppure il solito Miani, al diciottesimo centro stagionale, aveva tirato fuori dal cilindro l’ennesimo colpo. Un evitabilissimo calo di concentrazione, però, è risultato letale. "Se vogliamo puntare al primo posto, non possiamo permetterci simili ingenuità", ha sbottato a fine gara Mario Giandonato.
Il riscatto è arrivato puntale. La Santegidiese ha travolto la modesta Elpdiense Cascinare (4-0), appaiando al secondo posto l’Atessa e cancellando il passo falso di Chieti. Dopo circa tre mesi, il tecnico Aldo Ammazzalorso può tornare a schierare contemporaneamente Andrea Bucchi ed Emiliano Buttazzoni. E i risultati si vedono. Sbloccato il risultato (capocciata di Bucchi), i vibratiani controllano la gara con una facilità quasi disarmante: davvero poca cosa i marchigiani, rimasti in dieci per l'espulsione di Ceteroni. Sul finale di frazione, Buttazzoni (rigore vincente) e Berardino (diagonale a fin di palo) piazzano un doppio colpo micidiale. Nella ripresa non succede praticamente nulla. Anzi, no: c’è ancora tempo per il calcio di rigore battuto da Bucchi. Questa volta, l’attaccante gialloblù non sbaglia. E il ricordo di Bojano (due rigori sprecati in una solo partita) sembra essere ormai acqua passata.
Seconda vittoria consecutiva per il Chieti. Tra le polemiche, i neroverdi hanno colpito con Rosa e Vitone, espugnando così per la prima volta il "Comunale" di Casoli (0-2). Dopo un periodo infernale, Vincenzo Vivarini può esultare: confermando le buone impressioni destate domenica scorsa, i suoi ragazzi continuano ad inseguire il primo posto. Dicevamo delle proteste casolane: il tutto è scaturito dal calcio di punizione dell’1-0, battuto da Vitone quando Della Bianchina (nell’occasione espulso) non aveva ancora abbandonato il campo. Il Casoli ha presentato ricorso scritto. Fatto sta che Rosa (nono centro per lui), autore di una prestazione maiuscola (e non è una novità...), ha sigillato il risultato. Anche stavolta gli sportivi teatini non hanno potuto seguire la propria squadra per effetto della disposizione del Prefetto. Sarà così pure domenica prossima: la società di Walter Bellia sconterà la seconda delle due giornate di squalifica del campo. Rammarico nel clan gialloblù per la traversa colpita nel primo tempo da Cordisco. Al tempo stesso, il presidente gialloblù Franco Capuzzi non fa drammi e si tiene stretto i 27 punti conquistati da Pasquale Logarzo e i suoi ragazzi.
Dopo il kappaò di Canistro, il Miglianico si è rialzato con la ‘cenerentola’ Real Montecchio (0-1). Non è stato facile passare sul campo dell’ultima in classifica, capace di bloccare nelle precedenti gare il Chieti e la Civitanovese. Rimasti in otto, i gialloblù possono esultare, ma quanta fatica… Domenica da incorniciare per Alceo Palena, che ha respinto un calcio di rigore. Il momento magico del Canistro non sembra avere fine. Con la Civitanovese è finita a reti inviolate, ma Iodice può ritenersi più che soddisfatto per due motivi: 1) non era facile bloccare i marchigiani, al dodicesimo risultato utile consecutivo; 2) la prestazione di Leccese & Co. è confortante. Il Centobuchi è stato travolto dall’Atletico Trivento (0-3) e i rovetani ne hanno approfittato per rosicchiare un altro punto proprio ai marchigiani. Il rendimento del Canistro continua quindi ad essere eccellente. Dodici punti in sei partite: un bottino che invidiano in tanti.
Gianluca Lettieri
abruzzo calcio dilettanti
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