lunedì 1 febbraio 2010

SERIE D: IL PUNTO - LA VETTA TORNA A TINGERSI DI GIALLOROSSO
Nel ventesimo turno, la Santegidiese approfitta dei passi falsi de L'Aquila e dell'Atessa VdS e si accomoda in vetta. Non si ferma la rincorsa del Chieti. Un punto per l'Angolana, Canistro sconfitto a Centobuchi, vittoria scaccia-crisi per il Morro d'Oro

L’Aquila scivola, la Santegidiese non molla e la vetta torna a tingersi di giallorosso. Nella tana di un Miglianico falcidiato dal giudice sportivo, i vibratiani hanno risposto presente (0-2). Presa per mano da un Bucchi in giornata di grazia (una doppietta è la miglior medicina per lasciarsi alle spalle un periodo un po’ sfortunato…), la truppa di Aldo Ammazzalorso (nella foto) ha costruito la vittoria nella prima mezz’ora. E ora può pensare in grande, anche se il tecnico argentino preferisce non sbilanciarsi. Certo è che, in caso di vittoria, la gara di domenica prossima (in Val Vibrata è attesa la Civitanovese) potrebbe rappresentare la svolta della stagione dei giallorossi. Nel frattempo, la tifoseria vibratiana può godersi un reparto avanzato infallibile e un pacchetto arretrato tornato finalmente solido. Senza Palena, Antignani, Martelli e Conversano, il Miglianico ha potuto fare davvero poco. Troppo netto il divario tra le due squadre, fermo restando che – soprattutto nella ripresa – i gialloblù si sono fatti vivi in più di una circostanza. Al 91’ Saverio Tupone, in panchina al posto dello squalificato Donatelli, non può che parlare di una gara "nella quale non si poteva chiedere di più ai nostri ragazzi". E già, perché ben 13 dei 18 convocati erano fuoriquota. Domenica prossima, sarà d’obbligo riscattarsi. Anche se l’avversario di turno si chiama Casoli.


L’espulsione di Onesti (un’ingenuità troppo grossa per un giocatore della sua esperienza!). E’ stata questa la chiave di volta del match clou di Civitanova Marche. Vero, L’Aquila è tornata a casa a testa alta (2-1). Ma ha perso il primo posto, lasciando per strada punti importanti. I ragazzi di Cifaldi hanno avuto la forza di recuperare lo svantaggio nonostante l’inferiorità numerica (punizione-capolavoro di Colella). Dopodiché, la deviazione vincente di Mignini ha spento l’entusiasmo degli oltre 300 aquilani arrivati in riva all’Adriatico. Meglio guardare avanti e tuffarsi già nel clima-derby di domenica prossima. Quando Rinaldo Cifaldi, il grande ex di turno, si ritroverà di fronte quel Chieti con cui – due anni fa – aveva vinto il campionato di Eccellenza. Giornata indimenticabile, invece, per Osvaldo Jaconi: la sua Civitanovese, al tredicesimo risultato utile consecutivo, si piazza a due punti dalla vetta. Ed inizia a far paura.


Una debacle. L’Atessa VdS crolla sotto i colpi del Bojano: quattro legnate, per altro rimediate contro un avversario partito con l’obiettivo di centrare il prima possibile la salvezza, sono difficili da metabolizzare. E pensare che i sangrini erano passati in vantaggio con la ‘capocciata’ di D’Angelo. Poi la ‘papera’ di Scerbo ha dato il via alla rimonta molisana (ribattuta vincente di Gioffrè). Una rimonta che ha lasciato senza parole i circa cinquanta supporters atessani presenti sugli spalti. Iaboni, Ruggieri e Grillo hanno definitivamente spazzato via la resistenza abruzzese. A fine gara, i tifosi contestano Giandonato, ma Giacomo Del Matto spegne sul nascere le polemiche. "Stiamo andando oltre ogni più rosea aspettativa – dice il direttore generale gialloblù – Perché dovremmo cambiare guida tecnica? Sapevamo che questo sarebbe stato un anno di transizione. Di conseguenza, non dobbiamo dimenticare che la nostra posizione di classifica resta comunque importante. Anche perché diverse squadre non sono riuscite a dare continuità ai risultati. Purtroppo oggi (ieri, ndr) è arrivata una sconfitta rocambolesca. Sono convinto che la squadra riuscirà a rialzarsi. La terza punta? Ad Atessa non arriverà nessuno…".


Tra mille difficoltà, il Chieti cala il tris. In un ‘Guido Angelini’ ancora vuoto (ultima giornata a porte chiuse), i teatini abbattono la Recanatese e centrano la terza vittoria consecutiva (2-1). Strano il destino: sono stai i due ex di turno, Alessio Rosa e Fernando Vitone, a mandare all’inferno i leopardiani. Che hanno spinto inutilmente fino all’ultimo secondo. I neroverdi riescono dunque a portarsi a tre punti dalla vetta. Ma sia Vivarini che il presidente Bellia restano coi piedi per terra. I tre punti strappati a Paolo Siroti & Co. hanno lasciato però in dote qualche brutta sorpresa. L’espulsione di Savi e l’ammonizione di Pepe (sarà squalificato perché diffidato), innanzitutto. Destano più di qualche preoccupazione, inoltre, le condizioni di Danilo Scibilia. L’esterno ha abbandonato il campo per infortunio: domani se ne saprà di più.


Se non è crisi, poco ci manca: terza sconfitta consecutiva per il Casoli. A Trivento, l’hanno spuntata di misura i trignini (1-0) ma i ragazzi di Pasquale Logarzo possono recriminare. Alla luce del gioco espresso in campo (non è stata una gran partita), il risultato più giusto sarebbe stato il pareggio. Se non altro per il palo di Morga e la traversa di Esposito. Peccato che, dopo il gol di Borrelli, gli abruzzesi non siano riusciti a sfruttare la superiorità numerica. I play-out restano a cinque punti di distanza, ma un altro passo falso potrebbe regalare ai frentani brutte sorprese. Nel prossimo turno, l’ex tecnico del Bojano sarà ancora orfano di Della Bianchina. Capitolo Casoli-Chieti: dopo aver preannunciato reclamo, la società casolana, come anticipato domenica mattina, non ha presentato ricorso. Il risultato del derby è stato dunque omologato.



Trasferte marchigiane agrodolci per le abruzzesi. Mentre le Renato Curi Angolana è tornata da Porto Sant’Elpidio con un pareggio che muove a malapena la classifica (0-0), a Centobuchi si è arrestata la corsa del Canistro (1-0). Da Città Sant’Angelo arrivano novità di mercato. In uscita, però: il difensore Francesco Terrenzio, classe 1989, passa tra le fila del Fano (Seconda Divisione). Tornando alla sfida contro l’Elpidiense Cascinare, resta l’amaro in bocca nel clan pescarese per la traversa colpita da Pagano. Dopo sei risultati utili consecutivi, anche il Canistro è ripiombato in zona play-out. Senza pubblico (gara giocata a porte chiuse), pur soffrendo, il Centobuchi è riuscito a centrare la sesta vittoria stagionale. Laggiù in classifica, la copertina del giorno spetta al Morro d’Oro. La squadra di Archimede Graziani, all’esordio casalingo, è riuscita nell’impresa di conquistare tre punti forse insperati. Anche perché, dopo neanche due minuti, Aquaro aveva già messo le mani sulla vittoria. Poi è entrato in gioco Mauro Ragatzu, autore della doppietta decisiva. Che sia l’inizio di un altro campionato?


Gianluca Lettieri



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