Speciale CALCIOMERCATO
martedì 7 giugno 2011
ANCONA-SAMB E TERAMO
. Dirigenti al mare, allenatore a Napoli per impegni familiari. Del resto da quando ha conquistato la promozione (due mesi fa) l'Ancona ha fatto registrare solo due operazioni. Importanti, ma solo due: l'allenatore Favo ed il segretario Minardi: Tutto il resto è da inventare. Si ricomincia domani, quando sarà stilato un programma di appuntamenti. Intanto martedì in Figc ci saranno le ultime audizioni di giocatori biancorossi sulle telefonate da Fermo. A metà settimana saranno convocati ad Ancona Guglielmi ed Ekani. L'attaccante del Trivento sarà al primo approccio, per Ekani i problemi sono ormai superati, Entrambi dovrebbero firmare. Anzi il camerunense è già d'accordo. Ma della rosa della scorsa stagione quante sono le possibilità di permanenza di ciascuno? Abbiamo tentato di stilare una tabella in base alle indicazioni che filtrano' dalla società e dai tecnici, ma poi bisognerà tener conto dell'andamento del mercato under che condizionerà sicuramente quello degli over e di conseguenza un po' tutta la vecchia rosa. Per esempio c'è molta attenzione nel reperire bravi under sulle fasce laterali. Ecco perciò che giocatori .collaudati potrebbero essere sacrificati nel discorso tattico generale di mercato. E anche: In altri settori molte riconferme sono condizionate dalla scelta degli over, molti dei quali si preannunciato bravi, belli ed agguerriti. Già sappiamo che sicuramente saranno riconfermati Genchi, Pesaresi e Recchi, il resto è tutto da verificare. Anzi no, aggiungiamo tra i sicuri riconfermati anche Malavenda, fedelissimo di Lelli e uomo spogliatoio, nonché Cellottini e Stella, ragazzini rampanti. Ma vediamo caso per caso. PORTIERI. Recchi 80 % Angiolani 50%. DIFENSORI. Pesaresi 100 %, Bertozzini 80 %, Belelli 60 %, Arcolai 50 %, Marchegiani 50 %, Giovagnoli %. CENTROCAMPISTI. Malavenda 100 %, Cellottini 100 %, Stella 100 %, Elia Santoni 70 %, Cercaci 60 %, Ruffini 60 %, Tedoldi 50 %, Faieta 0%. 'ATTACCANTI. Genchi 100 %, Mattia Santoni 80 %, Adami 50 %, Argiolas O %, Cremona O % . PRESTITI. Sono tornati alle società di appartenenza Duranti, Pasqualicchio e Nardone. Per quest'ultimo c'è il 50% di possibilità di rinnovo perché con il Pescara sono in atto molti movimenti a livello giovanile. In ogni caso non potrà più venire in prestito.
.SAMBENEDETTESE
OLTRE A GIBBS ECCO NAPOLANO ... CONFERMATI PAZZI RULLI MENGO ORA SI ATTENDE LA FIRMA DI TRAINI
Il trequartista ha segnato dieci gol nell’ultima stagione di Serie D, con la Renato Curi. Due gol li fece proprio a San Benedetto
Non sta a guardare, il trio Cimmino-Palladini-Spadoni: dopo i rinnovi di Rulli e Pazzi e Mengo, gli arrivi dell’attaccante Gibbs e l’accordo quasi raggiunto con il centrocampista Traini, la Samb ha ufficializzato l’accordo con Giordano Napolano, trequartista del 1988, proveniente dalla Renato Curi Angolana, dove un anno fa ha realizzato 10 gol, mettendosi in bella mostra anche negli incontri contro i rossoblu (due reti nel 3-3 a San Benedetto). Napolano ha giocato in passato anche col Grottammare.
L’arrivo di Napolano (di Terracina, come l’ex rossoblu Carlini, e con due stagioni anche il Lega Pro) è anche un indizio: probabilmente si indebolisce la pista che porta al rinnovo di Giorgio Di Vicino.
JESINA
Strappini ancora in biancorosso!
La S.S.D. Jesina Calcio rende nota la conferma per la prossima stagione del centrocampista Marco Strappini. L'accordo con il calciatore di Filottrano, bandiera della Jesina, va ad aggiungersi con piena soddisfazione di tutti, a quelli già sottoscritti con Niosi, Focante, Alessandrini, Rossi, Sebastianelli, Bediako, Gabrielloni, oltre che con diversi giovani della rosa.
Nonostante i tentativi compiuti dai dirigenti leoncelli, non vestiranno più la maglia biancorossa il difensore Marini e gli attaccanti Negro e Invernizzi: le loro richieste economiche non sono in linea con i parametri stabiliti dalla società.
Ora spetterà al Direttore Sportivo Augusto Bonacci, d'intesa con l'allenatore Gianluca Fenucci e secondo il budget messo a disposizione dalla società, scegliere gli elementi che andranno a sostituire in organico i giocatori partenti. Come sempre, la voglia di misurarsi in una piazza importante come Jesi, il temperamento e la mentalità saranno qualità determinanti nella scelta dei futuri Leoncelli.
Intanto nei giorni scorsi sono state rinnovate le cariche sociali. Poche le novità. Marco Polita è stato confermato Presidente; Aldo Cervigni è il Vice; Sebastiano Carzedda, Massimo Piangerelli e Sandro Esposito sono Vice Presidenti Vicari Onorari; Marco Catani, Francesco Cervigni, Diego Carzedda e Andrea Gherardi sono Consiglieri; Stefano Gasparetti e Francesco Mariani Consiglieri Aggiunti.
TERAMO
COMUNICATO STAMPA
La S.S.D. Teramo Calcio S.r.l comunica di aver raggiunto l'accordo con i Signori Roberto Capellacci e Marcello Di Giuseppe, i quali ricopriranno i ruoli, rispettivamente, di Allenatore della prima squadra e di Direttore Sportivo, per la stagione sportiva 2011-2012.
A tal fine si informa che la presentazione ufficiale dei Signori Cappellacci e Di Giuseppe avverrà mercoledì 8.6 p.v., alle ore 16.00, presso la sala stampa dello Stadio Comunale di Piano d'Accio.
Con l'occasione la Società intende sentitamente ringraziare il Signor Rinaldo Cifaldi e il Signor Antonio Obbedio per il lavoro svolto nella stagione sportiva appena conclusa, augurando loro le migliori fortune, personali e sportive.
martedì 31 maggio 2011
CIVITANOVESE
Sono tutte a posto (tranne una) le panchine delle squadre marchigiane di serie D per la stagione 2011-2012. Diverse le riconferme già ufficializzate: Ottavio Palladini resta alla Sambenedettese, Gianluca Fenucci alla Jesina, Mirco Omiccioli alla Recanatese. A Massimiliano Favo, napoletano ma marchigiano di adozione, è stata affidata l'Ancona impegnata nella nuova avventura di quarta serie mentre è imminente l'addio tra Gabriele Morganti e la Civitanovese. Qui in pole position ci sono due nomi: Luigi Boccolini, originario di Portorecanati e nella passata stagione per due mesi sulla panchina della Samb e Luciano De Paola, 50 anni, ex professionista con Cagliari e Brescia, quest'anno al Darfo Boario in serie D. Ma il matrimonio che potrebbe celebrarsi sul serio è proprio quello con De Paola (l'anno passato la Civitanovese l'ha corteggiato a lungo). Il ds Cabrini è un suo grande estimatore e lo seguiva attentamente quando allenava la Primavera del Brescia. De Paola anche negli ultimi giorni s'è sentito con Cabrini e il patron Antonelli. "E' una piazza importante - ci dice lo stesso De Paola raggiunto al telefono - ho avuto modo di parlare con la società, dobbiamo approfondire ma diciamo che ci sono buone possibilità...".
QUELLICHE.NET
JESINA
Capitolo under. Quasi tutti i giovani della scorsa stagione stanno rinnovando l'impegno con la società, molto vicini alla firma sono anche i classe '91 Vincenzo Bediako ed Edoardo Costantini, tra i migliori nel rendimento dell'ultimo campionato.
Avvicendamento alla guida della squadra Juniores. Francesco Bacci, già tecnico del settore giovanile della Jesina da diversi anni, sostituirà sulla panchina Stefano Belardinelli. "La Jesina - si legge nel comunicato - tiene molto a ringraziare Belardinelli per l'impegno e la professionalità profusi in questi anni alla guida della Juniores, augurando al preparatissimo mister un pronto ritorno in panchina e un futuro ricco delle soddisfazioni che merita".
QUELLICHE.NET
lunedì 13 settembre 2010
mercoledì 10 febbraio 2010
Accanto a tecnico e giocatori resteranno solo alcuni dirigenti, col compito di traghettare il club sino al termine della stagione
DALLA REDAZIONE -
Ora è arrivata anche l’ufficialità. Dopo una riunione tenutasi ieri mattina, la famiglia De Cecco, il presidente Gabriele Bankowsky (nella foto) e il direttore generale Alessandro Di Dio hanno lasciato la Renato Curi Angolana. Non fa più parte dello staff nerazzurro anche il preparatore atletico, Gianni Chiacchiaretta. A nome della società dimissionaria, parla l’ormai ex diggì: "Non ci saranno passi indietro. Le dimissioni sono irrevocabili ed avranno effetto immediato".
In casa angolana, il futuro fa sempre più paura. La posizione di classifica è preoccupante e, ultimamente, pure sul fronte societario si sono addensati pesanti nuvoloni neri. Il rapporto tra società e tifosi, già di per sé difficile, si è spezzato (forse definitivamente) subito dopo il kappaò rimediato sabato scorso, nel match casalingo con il Morro d’Oro. A fine gara, infatti, il figlio di Peppe De Cecco, Adolfo, ha avuto un battibecco piuttosto acceso con un gruppo di tifosi.
Già domenica sera, le dichiarazioni del centrocampista pescarese non lasciavano grossi dubbi ("invito chi è interessato a farsi avanti, la nostra è una società senza debiti"); dubbi poi definitivamente svaniti nelle ultime ore. Il motivo di questa scelta? "La piazza - risponde Di Dio - ha contestato sempre con maggiore fermezza l’operato della famiglia De Cecco. Che, memore di quanto fatto per Città Sant’Angelo e per la squadra di calcio del paese, ha deciso di farsi da parte". Una decisione del genere rischia però di penalizzare un’intera tifoseria. "A causa dell’atteggiamento di una frangia di tifosi - chiarisce ancora il direttore generale -, non era possibile lavorare in tranquillità. Riteniamo che la strada intrapresa sia quella più giusta…" Cosa accadrà da qui sino a giugno? "Ci sono altri dirigenti che resteranno vicini alla squadra, cercando di onorare il campionato nel miglior modo possibile…".
"Traghetteremo l’Angolana con la speranza di raggiungere la salvezza. Tenendo fede agli impegni presi. Anche se l’intera dirigenza, esprimendo la propria solidarietà verso Adolfo De Cecco, ha deciso di dimettersi". Così l’amministratore delegato, Roberto Giammarino. "La nostra è una società ‘pulita’: andremo avanti con la consapevolezza che, per forza di cose, incontreremo delle difficoltà. Ad ogni modo - conclude il dirigente nerazzurro - mi auguro che De Cecco torni sui suoi passi".
Nel frattempo, mentre sul fronte societario la situazione resta delicatissima, ieri la squadra è tornata ad allenarsi. Il tecnico pescarese, Roberto Marcangeli, assicura: "Il gruppo è solido ed ha reagito. Certo è che - senza la presenza della famiglia De Cecco - sarà difficile andare avanti. Al tempo stesso, ho l’obbligo di guidare un gruppo che, finora, mi ha seguito passo dopo passo". I risultati, però, non sono arrivati. "La classifica parla chiaro. Certo, forse concretizziamo poco. Ma bisogna anche sottolineare che, nell’ultimo periodo, la fortuna ci ha sempre voltato le spalle. La società ha ribadito la propria fiducia nei miei confronti: cercheremo di salvarci il prima possibile, nella peggiore delle ipotesi passando anche per i play-out".
Sfortuna, poco cinismo… ma non solo. "La nostra è una squadra giovanissima che, per motivi societari, nel mercato dicembrino è stata privata di pedine importanti. Io, naturalmente, ho accettato il progetto che mi è stato presentato dalla dirigenza. Ossia quello di raggiungere la permanenza nella categoria utilizzando il maggior numero possibile di ragazzi. E credo che, al momento, nulla è precluso: la salvezza è distante quattro punti e, in prima squadra, hanno esordito anche dei fuoriquota classe 1993". Conclude Marcangeli: "Bisogna salvaguardare un settore giovanile importante. Un vivaio, come quello nerazzurro, che può contare su circa cinquecento ragazzi".
Gianluca Lettieri
giovedì 4 febbraio 2010
MORRO D'ORO -
Una vittoria che fa classifica ma soprattutto da morale. Il Morro d’Oro domenica ha riassaporato il gusto dei tre punti che mancava da sei turni, da quando cioè i biancorossi sconfissero con un rocambolesco 4-3 il fanalino di coda Montecchio.
E’ la prima vittoria della gestione Graziani, conquistata alla prima uscita casalinga. Ma già la gara de L’Aquila aveva dato segnali molto incoraggianti. Per più di un’ora infatti i teramani avevano dominato in casa della capolista senza andare mai in affanno. Un calo fisico e psicologico dovuti all’uomo in meno avevano poi compromesso il risultato finale.
Domenica contro l’Agnonese la prestazione è stata ripetuta se si vuole con un livello di intensità di gioco ancora maggiore. La squadra infatti sta pian piano ritrovando la giusta condizione atletica dopo che a fine 2009 era apparsa in chiara difficoltà dal punto di vista fisico. E su questo si sta maggiormente soffermando il nuovo allenatore che fa del lavoro il suo credo.
Cosciente di avere a disposizione una buona squadra il tecnico Graziani sta cercando di far esprimere ad ognuno il meglio di se stessi. Fondamentale il rientro di Cichella a centrocampo e non solo per la mole di gioco che produce ma soprattutto per il carattere e la determinazione che sa trasmettere ai suoi compagni. E domenica in assenza della sua spalla Malagnino si è ben destreggiato il giovane Feola. La difesa sembra aver trovato maggiore equilibrio con lo spostamento di Librizzi in mezzo a far coppia con Bianchini. Un duo che da fisicità ed esperienza.
Ma la vera nota lieta di domenica è stata Mauro Ragatzu. L’attaccante sardo più volte contestato ha dimostrato nell’unica maniera possibile le sue potenzialità , con i gol. Due reti di grande spessore tecnico, cercato e voluti fortemente. Ragatzu è un giocatore dalle doti tecniche sicuramente superiori per la categoria, ma tanti piccoli problemi ne hanno frenato l’ascesa nella prima metà della stagione.
Ma da qui in avanti potrebbe rappresentare veramente l’arma in più per il Morro d’Oro che ora non dovrà commettere il grave errore di pensare di essere usciti dal tunnel. La classifica parla ancora chiaro con il terz’ultimo posto. E’ vero che i biancorossi hanno lasciato per strada tanti punti in maniera ingenua e a volte clamorosa. Ma il passato bisogna lasciarselo alle spalle e guardare avanti cercando di dare continuità ai propri risultati.
Ne avrà occasione fin da sabato quando nell’anticipo farà visita all’Angolana dell’ex Marcangeli. Un vero scontro diretto con i pescaresi che precedono i termani di solo due lunghezze. Una gara in cui tutte e due le squadre si giocheranno una fetta importante del loro campionato.
abruzzo calcio dilettanti
martedì 2 febbraio 2010
Il diesse Marcello Di Giuseppe fa il punto della situazione: “Che soddisfazione guardare tutti dall’alto! Il campionato è ancora lungo, ma noi ci proveremo. Il nostro acquisto migliore? Facile, Aldo Ammazzalorso…”
Neanche il tempo di esultare, che la Santegidiese già scorge i colori rossoblù della Civitanovese. Quello appena andato agli archivi è stato un turno davvero positivo per la squadra di Ammazzalorso. Per due motivi principali: 1) i giallorossi hanno abbattuto la resistenza di un Miglianico falcidiato dal giudice sportivo ma comunque determinato; 2) sfruttando gli scivoloni delle dirette inseguitrici, hanno riguadagnato la vetta della classifica.
Insomma, nell’ambiente vibratiano il morale è a mille: la squadra costruita in estate dal direttore sportivo Marcello Di Giuseppe (nella foto) sta regalando tante soddisfazioni alla tifoseria. Vero, c’è ancora tanto da migliorare. Ma i risultati conquistati finora sono comunque importanti. Domenica, intanto, la sfida contro la lanciatissima formazione di Osvaldo Jaconi rappresenterà una vera e propria prova di maturità.
Anche perché, in caso di vittoria, la Sant avrebbe la ghiotta opportunità di lanciare un segnale forte e chiaro alle dirette inseguitrici. Curiosità: dopo il 2-0 di domenica, i giallorossi hanno affiancato l’Atessa nella speciale classifica dei gol realizzati. E quasi la metà (19) dei 41 centri totali è stata messa a segno dal tandem Buttazzoni-Bucchi. Proprio nell’ultimo turno, quest’ultimo ha toccato quota 11 gol. Raggiungendo così, al terzo posto nella classifica marcatori, Lazzarini (Atessa) e Colella (L’Aquila). Il diesse Marcello Di Giuseppe torna alla sfida di Miglianico: "La nostra non è stata una prestazione eccezionale, però abbiamo approcciato la gara nel modo giusto. Siamo stati bravi e fortunati prima a passare in vantaggio e, poi, a raddoppiare dopo pochi minuti. Al contrario di altre circostanze, inoltre, siamo riusciti a gestire il risultato. Il nostro compito è stato però agevolato dalle tante assenze con le quali il Miglianico ha dovuto fare i conti".
"Alla terza di ritorno, è una grande soddisfazione poter guardare tutti dall’alto". Di Giuseppe gongola, pur essendo consapevole delle tante difficoltà che suoi ragazzi incontreranno nei prossimi turni. "Al tempo stesso – continua – è ancora presto per trarre delle conclusioni. La classifica è infatti corta e le pretendenti al salto di categorie sono diverse. E non è un caso che, nelle ultime settimane, più di una squadra ha assaporato il primato". Certo, mancano ancora quattordici giornate alla resa dei conti. Però, sin dal prossimo turno, ogni errore potrebbe essere pagato a caro prezzo. "Quella di domenica sarà una giornata non ancora decisiva, ma comunque importantissima. Sia in testa che in coda, sono difatti in programma diversi scontri diretti: dopo il ventunesimo turno, la situazione di classifica si farà forse più chiara".
Il match-clou si giocherà proprio a Sant’Egidio alla Vibrata. "Partiamo da un dato di fatto: alla luce dei tredici risultati utili consecutivi, la Civitanovese è la squadra più in forma del girone. Sarà dura dare continuità alla nostra striscia positiva, però abbiamo una voglia matta di continuare a correre". E ancora: "L’avversario che temo di più? Il Chieti è una squadra pericolosissima. E noi ne sappiamo qualcosa (il riferimento è alle due sconfitte rimediate in campionato, n.d.r.)… Ma i neroverdi non sono l’unico avversario al quale dovremo fare attenzione: fino al Campobasso, tutti possono lottare per la promozione".
La Sant riuscirà a reggere la pressione ‘da capolista’? "Uno dei nostri pregi più grandi è quello di sbagliare raramente l’approccio alla gara. E il merito non può che essere di Ammazzalorso. Credo che ora sia lampante: il nostro valore aggiunto è proprio il tecnico italo-argentino. I frutti del suo lavoro sono sotto gli occhi di tutti. D’altronde, Aldo si è calato nella categoria e pretende il massimo da ogni singolo elemento della rosa: chiunque scende in campo sa cosa deve fare". La sorpresa giallorossa? "Gianmarco Di Paolo, classe 1991. Fino alla scorso campionato giocava in Promozione (a Sant’Omero, ndr), eppure ha preso subito confidenza con la nuova realtà. Giocando a ritmi altissimi, ha tirato la ‘carretta’ durante tutto il girone d’andata. Ora, purtroppo, è alle prese con qualche problemino fisico. Ma tornerà ad esprimersi su ritmi importanti. Ne sono certo…"
Notizie da fuori regione
. L’ex tecnico del Chieti, Pino Giusto, è stato esonerato dal Matera. Al suo posto, Roberto Rizzo, ex allenatore di Lecce, Martina e Virtus Casarano. Un altro acquisto per l’Atletico Trivento. La società molisana ha ingaggiato Mattias Bruno. Si tratta di un centrale difensivo, classe 1990, proveniente dal settore giovanile del Lugano.Gianluca Lettieri
abruzzo calcio dilettanti
SERIE D – IL MORRO D’ORO VINCE IN RIMONTA (2-1)
Sotto di un gol i ragazzi di Graziani prima recuperano e poi superano l’Agnonese con una doppietta di Ragatzu
Sembrava un’altra domenica stregata per il Morro d’Oro e invece alla fine è festa grande. Sotto di un gol i ragazzi di Graziani sono riusciti a ribaltare il risultato e conquistare tre punti importantissimi per la corsa alla salvezza. Il lavoro del nuovo tecnico comincia quindi a dare i propri frutti. Frutti che se sette giorni fa erano rimasti un pò acerbi, per l’immeritata sconfitta a L’Aquila, oggi sembravano avere la giusta maturazione. Una prova di grande carattere contro un avversario, l’Agnonese, che veleggia in zona play-off. Agovino propone il suo classico 4-3-3 con Aquaro punta centrale e Siciliano a dettare i tempi in mezzo al campo. Graziani deve fare a meno degli squalificati Dama e Malagnino, ma cambia poco rispetto a sette giorni fa. In mezzo al campo a fiancheggiare capitan Cichella c’è il nuovo arrivato Feola, classe 89. La linea di centrocampo viene completata dai due sterni Tonelli e Cortese. In avanti Ragatzu- Costantino. Pronti e via e subito ospiti in vantaggio. Cambio di gioco di Orlando con la palla che giunge ad Alleruzzo, cross al centro dove irrompe Aquaro in spaccata per il tap in vincente. Un inizio da inferno per i morresi. E la giornata sembrava davvero segnata quando al 12’ Cichella dal limite pennella con il destro il calcio piazzato che si stampa direttamente sul palo. Ma è un Morro vivo che gioca e produce contro un avversario che una volta in vantaggio non riesce più a rendersi pericoloso. Al 20’ Cortese supera due avversari e una volta in area lascia partire il destro che esce a lato. Un minuto più tardi altra grossa occasione da gol per i termani con Ragatzu che serve Costantino il quale non riesce a superare Pezone in uscita. Si chiude cosi il primo tempo con i morresi in svantaggio. Nella ripresa Graziani prova subito a dare maggiore vivacità al suo attacco inserendo Bisegna per Tonelli. Proprio il nuovo entrato al quarto d’ora ha la palla del pareggio ma il suo destro viene respinto dall’estremo difensore molisano. Graziani allora cambia ancora inserendo Torre per Cortese e passando al 4-3-3. La squadra risponde bene anche con il nuovo modulo con Cichella che da maestro dirige il centrocampo. Al 21’ altro episodio sfortunato per i biancorossi con Ragatzu che centra il palo con un potente destro dal limite. Sembra un’altra giornata storta per l’attaccante sardo che però alla mezz’ora rovescia il suo destino e quello della gara. Preciso lancio di Feola. Ragatzu stoppa in area e da posizione defilata con precisa chirurgica batte il portiere. Prende ancora più vigore l’azione del Morro che adesso crede nell’impresa. Cinque minuti più tardi ancora Ragatzu protagonista con una percussione in area. La palla giunge su piedi di Bisegna che prova a piazzare il sinistro ma Pezone si salva di piede. Il Morro però non si arrende e al 45’ trova il tanto sospirato e meritato vantaggio. Torre lancia Ragatzu che entra in area supera un avversario e insacca in rete di destro. Può esplodere cosi la gioia dei tifosi locali che però hanno l’ultimo sussulto sul colpo di testa di Ciarliariello su cui Testa è strepitoso. Soddisfatto a fine gara il tecnico toscano Graziani che vede ricompensato il suo lavoro con una squadra che ha espresso un buon gioco e costruito diverse palle gol ma soprattutto ha ben retto sul piano fisico. Tre punti che valgono oro per il Morro in termini di classifica e di morale. Un’iniezione di fiducia che deve trovare continuità sabato prossimo in casa dell’Angolana per un decisivo scontro diretto per la salvezza. Ecco il tabellino dell’incontro: MORRO D’ORO – OLYMPIA AGNONESE 2-1 (1-1) MORRO D’ORO: Testa, Guadagno, Maimone, Feola, Librizzi, Bianchini, Tonelli (8'st Bisegna), Cortese (16'st Torre), Costantino (46'st De Rita), Cichella, Ragatzu. Allenatore: Graziani OLYMPIA AGNONESE: Pezone, Vitale, Litterio, Tammaro, Scampamorte, Ciarliariello, Alleruzzo (43'pt Raffa 1'st Di Lullo), Orlando, Aquaro, Siciliano, Di Vito. Allenatore: Agovino Reti: 2’pt Aquaro; 32’pt e 44’st Ragatzu. Arbitro: Caso Alessandro di Verona, Della Dora Mila e Sisti Andrea di Pesaro. Ammoniti: Bianchini, Cortese, Torre (M); Ciarlariello. Note: Angoli 4-2 per il Morro. Spettatori 300 circa con nutrita rappresentanza ospite. A.B. abruzzo calcio dilettanti
lunedì 1 febbraio 2010
Nel ventesimo turno, la Santegidiese approfitta dei passi falsi de L'Aquila e dell'Atessa VdS e si accomoda in vetta. Non si ferma la rincorsa del Chieti. Un punto per l'Angolana, Canistro sconfitto a Centobuchi, vittoria scaccia-crisi per il Morro d'Oro
L’Aquila scivola, la Santegidiese non molla e la vetta torna a tingersi di giallorosso. Nella tana di un Miglianico falcidiato dal giudice sportivo, i vibratiani hanno risposto presente (0-2). Presa per mano da un Bucchi in giornata di grazia (una doppietta è la miglior medicina per lasciarsi alle spalle un periodo un po’ sfortunato…), la truppa di Aldo Ammazzalorso (nella foto) ha costruito la vittoria nella prima mezz’ora. E ora può pensare in grande, anche se il tecnico argentino preferisce non sbilanciarsi. Certo è che, in caso di vittoria, la gara di domenica prossima (in Val Vibrata è attesa la Civitanovese) potrebbe rappresentare la svolta della stagione dei giallorossi. Nel frattempo, la tifoseria vibratiana può godersi un reparto avanzato infallibile e un pacchetto arretrato tornato finalmente solido. Senza Palena, Antignani, Martelli e Conversano, il Miglianico ha potuto fare davvero poco. Troppo netto il divario tra le due squadre, fermo restando che – soprattutto nella ripresa – i gialloblù si sono fatti vivi in più di una circostanza. Al 91’ Saverio Tupone, in panchina al posto dello squalificato Donatelli, non può che parlare di una gara "nella quale non si poteva chiedere di più ai nostri ragazzi". E già, perché ben 13 dei 18 convocati erano fuoriquota. Domenica prossima, sarà d’obbligo riscattarsi. Anche se l’avversario di turno si chiama Casoli.
L’espulsione di Onesti (un’ingenuità troppo grossa per un giocatore della sua esperienza!). E’ stata questa la chiave di volta del match clou di Civitanova Marche. Vero, L’Aquila è tornata a casa a testa alta (2-1). Ma ha perso il primo posto, lasciando per strada punti importanti. I ragazzi di Cifaldi hanno avuto la forza di recuperare lo svantaggio nonostante l’inferiorità numerica (punizione-capolavoro di Colella). Dopodiché, la deviazione vincente di Mignini ha spento l’entusiasmo degli oltre 300 aquilani arrivati in riva all’Adriatico. Meglio guardare avanti e tuffarsi già nel clima-derby di domenica prossima. Quando Rinaldo Cifaldi, il grande ex di turno, si ritroverà di fronte quel Chieti con cui – due anni fa – aveva vinto il campionato di Eccellenza. Giornata indimenticabile, invece, per Osvaldo Jaconi: la sua Civitanovese, al tredicesimo risultato utile consecutivo, si piazza a due punti dalla vetta. Ed inizia a far paura.
Una debacle. L’Atessa VdS crolla sotto i colpi del Bojano: quattro legnate, per altro rimediate contro un avversario partito con l’obiettivo di centrare il prima possibile la salvezza, sono difficili da metabolizzare. E pensare che i sangrini erano passati in vantaggio con la ‘capocciata’ di D’Angelo. Poi la ‘papera’ di Scerbo ha dato il via alla rimonta molisana (ribattuta vincente di Gioffrè). Una rimonta che ha lasciato senza parole i circa cinquanta supporters atessani presenti sugli spalti. Iaboni, Ruggieri e Grillo hanno definitivamente spazzato via la resistenza abruzzese. A fine gara, i tifosi contestano Giandonato, ma Giacomo Del Matto spegne sul nascere le polemiche. "Stiamo andando oltre ogni più rosea aspettativa – dice il direttore generale gialloblù – Perché dovremmo cambiare guida tecnica? Sapevamo che questo sarebbe stato un anno di transizione. Di conseguenza, non dobbiamo dimenticare che la nostra posizione di classifica resta comunque importante. Anche perché diverse squadre non sono riuscite a dare continuità ai risultati. Purtroppo oggi (ieri, ndr) è arrivata una sconfitta rocambolesca. Sono convinto che la squadra riuscirà a rialzarsi. La terza punta? Ad Atessa non arriverà nessuno…".
Tra mille difficoltà, il Chieti cala il tris. In un ‘Guido Angelini’ ancora vuoto (ultima giornata a porte chiuse), i teatini abbattono la Recanatese e centrano la terza vittoria consecutiva (2-1). Strano il destino: sono stai i due ex di turno, Alessio Rosa e Fernando Vitone, a mandare all’inferno i leopardiani. Che hanno spinto inutilmente fino all’ultimo secondo. I neroverdi riescono dunque a portarsi a tre punti dalla vetta. Ma sia Vivarini che il presidente Bellia restano coi piedi per terra. I tre punti strappati a Paolo Siroti & Co. hanno lasciato però in dote qualche brutta sorpresa. L’espulsione di Savi e l’ammonizione di Pepe (sarà squalificato perché diffidato), innanzitutto. Destano più di qualche preoccupazione, inoltre, le condizioni di Danilo Scibilia. L’esterno ha abbandonato il campo per infortunio: domani se ne saprà di più.
Se non è crisi, poco ci manca: terza sconfitta consecutiva per il Casoli. A Trivento, l’hanno spuntata di misura i trignini (1-0) ma i ragazzi di Pasquale Logarzo possono recriminare. Alla luce del gioco espresso in campo (non è stata una gran partita), il risultato più giusto sarebbe stato il pareggio. Se non altro per il palo di Morga e la traversa di Esposito. Peccato che, dopo il gol di Borrelli, gli abruzzesi non siano riusciti a sfruttare la superiorità numerica. I play-out restano a cinque punti di distanza, ma un altro passo falso potrebbe regalare ai frentani brutte sorprese. Nel prossimo turno, l’ex tecnico del Bojano sarà ancora orfano di Della Bianchina. Capitolo Casoli-Chieti: dopo aver preannunciato reclamo, la società casolana, come anticipato domenica mattina, non ha presentato ricorso. Il risultato del derby è stato dunque omologato.
Trasferte marchigiane agrodolci per le abruzzesi. Mentre le Renato Curi Angolana è tornata da Porto Sant’Elpidio con un pareggio che muove a malapena la classifica (0-0), a Centobuchi si è arrestata la corsa del Canistro (1-0). Da Città Sant’Angelo arrivano novità di mercato. In uscita, però: il difensore Francesco Terrenzio, classe 1989, passa tra le fila del Fano (Seconda Divisione). Tornando alla sfida contro l’Elpidiense Cascinare, resta l’amaro in bocca nel clan pescarese per la traversa colpita da Pagano. Dopo sei risultati utili consecutivi, anche il Canistro è ripiombato in zona play-out. Senza pubblico (gara giocata a porte chiuse), pur soffrendo, il Centobuchi è riuscito a centrare la sesta vittoria stagionale. Laggiù in classifica, la copertina del giorno spetta al Morro d’Oro. La squadra di Archimede Graziani, all’esordio casalingo, è riuscita nell’impresa di conquistare tre punti forse insperati. Anche perché, dopo neanche due minuti, Aquaro aveva già messo le mani sulla vittoria. Poi è entrato in gioco Mauro Ragatzu, autore della doppietta decisiva. Che sia l’inizio di un altro campionato?
Gianluca Lettieri
venerdì 29 gennaio 2010
Tre: le reti segnate dal bomber nella sfida col Castelfrentano. Due: i punti di distacco della sua Flacco Porto Pescara dalla vetta. Uno: il sogno di conquistare l'Eccelllenza
Una tripletta come biglietto da visita. Come a dire: "Scusate il ritardo". Andrea Miani, 21 anni, bomber pescarese, si è presentato finalmente alla sua nuova squadra, la Flacco Porto Pescara. Tre gol contro il Castelfrentano per cominciare la sua nuova avventura calcistica. Tre calci alla sfortuna che lo ha perseguitato nelle ultime due stagioni.
Dopo l'esordio di Perano, ecco le prime prodezze con la maglia pescarese. Loris Masciovecchio può tirare un sospiro di sollievo: gli infortuni a raffica che stanno condizionando la sua rosa (Miani, Centofanti, Cozzolino, Rapino) non riescono a piegare la tenacia di un gruppo che ha tranta voglia di Eccellenza. Il terzo posto è legittimato, il ritardo di due punti dalla vetta non appare un ostacolo insormontabile. Soprattutto adesso che ci sono anche i gol di Miani.
«Quando sono andato via da Grottammare a novembre, sono rimasto fermo per alcune settimane in attesa di trovare squadra. E' stato un errore. Al primo allenamento con la Flacco Porto mi sono stirato, e sono ripiombato nell'incubo degli ultimi anni, tempestati da infortuni muscolari. Mi sono curato bene questa volta e mi sento finalmente al cento per cento. Giocare due partite di seguito è stata una liberazione. I gol? Una grande gioia, ma spero di essere solo all'inizio», dice il nuovo bomber dei pescaresi.
A 21 anni ha vissuto il bello e il brutto di una carriera da attaccante: i gol (18 con la Berretti dell'Angolana), i campi della serie D, il buio degli infortuni in serie.
«Sono sceso di due categorie perchè ho bisogno di giocare con continuità in un ambiente familiare, tranquillo, che mi aiuti a rimettermi in discussione. Dopo aver giocato in D con l'Angolana, sono stato in prestito al San Nicolò ed è stata un'ottima esperienza fino a quando non mi sono fatto male (9 gol in 18 partite, ndr). L'anno seguente sono andato in D, a Centobuchi, con Izzotti (l'ex tecnico del Teramo) che aveva grande stima di me. E' stata una stagione infernale: quattro partite giocate, quattro strappi muscolari. Un incubo che sembrava non finire più. L'estate scorsa ho ricominciato a Grottammare: una stagione molto buona a livello fisico, stavo giocando spesso, ma per problemi societari sono stato accantonato. Quando ho capito che avrei dovuto andare via, non avevo pensato di scendere in Promozione. Ma poi ho capito che era la situazione giusta per tornare al cento per cento».
Alla Flacco Porto ritrova gli amici di mille battaglie.
«Ci sono Sablone, D'Alonzo e Mezzazappa, con cui ho giocato nell'Angolana, poi altri ragazzi che conoscevo dai tempi del Pescara: Coppa, Cozzolino e tanti altri, tra cui Carconi che ora non c'è più. Ho sempre seguito la Flacco Porto per via di queste amicizie, sono arrivato qui con grande entusiasmo».
E con la voglia di vincere il campionato, immaginiamo.
«Certo. Ma è un torneo difficile, equilibrato, dove ci sono alcune squadre davvero preparate a lottare per il primo posto. Adesso la classifica ha poca importanza, anche se il Cupello continua a vincere. Noi abbiamo tra qualche settimana lo scontro diretto con loro che sarà decisivo, ma nel frattempo dobbiamo dimostrare ogni domenica di valere l'Eccellenza cercando di vincere sempre. Anche con le squadre di bassa classifica, guai a gettare via punti. Spero di dare un contributo importante per raggiungere l'obiettivo».
calcio abruzzo dilettanti
SERIE D GIRONE F: LE DECISIONI DEL GIUDICE SPORTIVO
Non omologati i risultati di Casoli-Chieti e L'Aquila-Morro d'Oro. Stop di due turni per il casolano Della Bianchina. Tre gli squalificati per il Miglianico: Antignani, Martelli e Palena
Preannunci di reclamo da parte di Morro d’Oro e Casoli: i risultati della sfide contro L’Aquila (3-1) e Chieti (0-2) non sono stati dunque omologati.
Allenatori.
Due gare: Attilio Piccioni (Centobuchi).
Calciatori.
Due gare: Dario Rendente (Bojano), Davide Della Bianchina (Casoli), Marco Conversano (Miglianico) e Marco Fideli (Renato Curi Angolana).
Una gara: Francesco Marotta e Giuseppe Rachini (Atessa Vds), Antonio Polise (Bojano), Maurizio Balestra (Centobuchi), Gianluca Pesce (Centobuchi), Vittorio Costa (Chieti), Stefano Ceteroni (Elpidiense Cascinare), Alessio D’Andrea (Luco Canistro), Davide Antignani, Alceo Palena e Giovanni Martelli (Miglianico), Giuseppe Dama (Morro d’Oro), Francesco Salvatore (Olympia Agnonese), Alessandro Del Grosso (Renato Curi Angolana).
calcio abruzzo dilettanti
lunedì 25 gennaio 2010
La Sant si riscatta: contro l'Elpidiense finisce in goleada. Tra le polemiche, il Chieti espugna Casoli. Dietro, il Miglianico affonda il Real Montecchio e il Canistro blocca la Civitanovese
Prima cade, poi si rialza prontamente, infine si gode il primato solitario. E’ stata una domenica ad alta tensione per L’Aquila. Perché, se ce ne fosse ancora bisogno, il Morro d’Oro ha ricordato a tutti che in Serie D nessuna gara è scontata. Neanche un testa-coda. La squadra del neotecnico Archimede Graziani, infatti, è riuscita nell’impresa di chiudere la prima frazione in vantaggio (autogol di Cavasinni). Nel primo tempo, L’Aquila ha mostrato la sua faccia più brutta. La capolista non sembra aver grosse idee, e i ritmi restano piuttosto bassi. Il meglio nella ripresa. Il palo colpito da Costantino carica a mille i ragazzi di Cifaldi (nella foto). Che, nel giro di tredici minuti, calano il tris con Pietrella, Colella e Sparacio. E il tabù è sfatato: al ‘Fattori’, i rossoblù non rialzavano le braccia al cielo dal 14 ottobre 2009. E’ dunque iniziata nel peggiore dei modi l’avventura a Morro di Graziani, accomodatosi sulla panchina biancorossa solo qualche giorno fa. Dama dietro la lavagna: l’attaccante teramano è riuscito nell’impresa di farsi sbattere fuori nel giro di 120 secondi. Un’ingenuità che ha tagliato le gambe ai suoi compagni. Pur esprimendo un buon calcio, la squadra del presidente Malvone continua ad allontanarsi dalla zona-salvezza, ora distante ben otto punti. Certo, nulla è perduto: ma per evitare brutte sorprese bisogna voltare pagina. Il prima possibile. Civitanovese-L’Aquila, in programma domenica prossima, potrebbe essere rinviata dal momento che Modesti (portiere aquilano) è impegnato nel Torneo di Viareggio con la Rappresentativa di Serie D
Che beffa! In quel di Città Sant’Angelo, l’Atessa VdS ha visto svanire i tre punti – e anche la vetta – proprio all’ultimo secondo (1-1). La dea bendata si è ricordata ("ed era ora", precisano i dirigenti pescaresi) anche della Renato Curi Angolana (che nelle ultime sei partite aveva racimolato appena un punticino): il diagonale di De Matteis è il giusto premio per la pressione esercitata nonostante l’inferiorità numerica. Già, perché, complice l’espulsione di Fideli, gli angolani erano rimasti in dieci dopo neanche un quarto d’ora. Ritrovata la giusta serenità, in settimana potrebbero esserci delle novità circa l’arrivo di un attaccante (dai professionisti?). Dopo la sconfitta con L’Aquila e il pareggio contro l’Agnonese, i sangrini non sono ancora riusciti a centrare la prima vittoria del nuovo anno. Eppure il solito Miani, al diciottesimo centro stagionale, aveva tirato fuori dal cilindro l’ennesimo colpo. Un evitabilissimo calo di concentrazione, però, è risultato letale. "Se vogliamo puntare al primo posto, non possiamo permetterci simili ingenuità", ha sbottato a fine gara Mario Giandonato.
Il riscatto è arrivato puntale. La Santegidiese ha travolto la modesta Elpdiense Cascinare (4-0), appaiando al secondo posto l’Atessa e cancellando il passo falso di Chieti. Dopo circa tre mesi, il tecnico Aldo Ammazzalorso può tornare a schierare contemporaneamente Andrea Bucchi ed Emiliano Buttazzoni. E i risultati si vedono. Sbloccato il risultato (capocciata di Bucchi), i vibratiani controllano la gara con una facilità quasi disarmante: davvero poca cosa i marchigiani, rimasti in dieci per l'espulsione di Ceteroni. Sul finale di frazione, Buttazzoni (rigore vincente) e Berardino (diagonale a fin di palo) piazzano un doppio colpo micidiale. Nella ripresa non succede praticamente nulla. Anzi, no: c’è ancora tempo per il calcio di rigore battuto da Bucchi. Questa volta, l’attaccante gialloblù non sbaglia. E il ricordo di Bojano (due rigori sprecati in una solo partita) sembra essere ormai acqua passata.
Seconda vittoria consecutiva per il Chieti. Tra le polemiche, i neroverdi hanno colpito con Rosa e Vitone, espugnando così per la prima volta il "Comunale" di Casoli (0-2). Dopo un periodo infernale, Vincenzo Vivarini può esultare: confermando le buone impressioni destate domenica scorsa, i suoi ragazzi continuano ad inseguire il primo posto. Dicevamo delle proteste casolane: il tutto è scaturito dal calcio di punizione dell’1-0, battuto da Vitone quando Della Bianchina (nell’occasione espulso) non aveva ancora abbandonato il campo. Il Casoli ha presentato ricorso scritto. Fatto sta che Rosa (nono centro per lui), autore di una prestazione maiuscola (e non è una novità...), ha sigillato il risultato. Anche stavolta gli sportivi teatini non hanno potuto seguire la propria squadra per effetto della disposizione del Prefetto. Sarà così pure domenica prossima: la società di Walter Bellia sconterà la seconda delle due giornate di squalifica del campo. Rammarico nel clan gialloblù per la traversa colpita nel primo tempo da Cordisco. Al tempo stesso, il presidente gialloblù Franco Capuzzi non fa drammi e si tiene stretto i 27 punti conquistati da Pasquale Logarzo e i suoi ragazzi.
Dopo il kappaò di Canistro, il Miglianico si è rialzato con la ‘cenerentola’ Real Montecchio (0-1). Non è stato facile passare sul campo dell’ultima in classifica, capace di bloccare nelle precedenti gare il Chieti e la Civitanovese. Rimasti in otto, i gialloblù possono esultare, ma quanta fatica… Domenica da incorniciare per Alceo Palena, che ha respinto un calcio di rigore. Il momento magico del Canistro non sembra avere fine. Con la Civitanovese è finita a reti inviolate, ma Iodice può ritenersi più che soddisfatto per due motivi: 1) non era facile bloccare i marchigiani, al dodicesimo risultato utile consecutivo; 2) la prestazione di Leccese & Co. è confortante. Il Centobuchi è stato travolto dall’Atletico Trivento (0-3) e i rovetani ne hanno approfittato per rosicchiare un altro punto proprio ai marchigiani. Il rendimento del Canistro continua quindi ad essere eccellente. Dodici punti in sei partite: un bottino che invidiano in tanti.
Gianluca Lettieri
abruzzo calcio dilettanti
sabato 23 gennaio 2010
La Santegidiese ufficializza il tesseramento del difensore centrale Alessandro Sorgi. La Renato Curi Angolana indice la “Giornata nerazzurra” per il derby con l’Atessa VdS
Ivan Ploshtakov lascia il Chieti. Dopo cinque mesi, dunque, s’interrompe il rapporto tra l’attaccante bulgaro e la società neroverde. La decisione è arrivata nella giornata di ieri. Il perché (ufficiale) del divorzio consensuale? "Motivi personali e familiari", si legge nella nota diffusa nel pomeriggio. L’avventura di Ploshtakov in neroverde è iniziata lo scorso 9 agosto. Ma poi, dopo una lunga telenovela (un documento non inviato dalla Federazione bulgara aveva rischiato di far saltare tutto), la punta ex Cska Sofia è stata tesserata agli inizi di ottobre. E ora, dopo un’esperienza non proprio esaltante e un po’ sfortunata, l’addio e il ritorno in Bulgaria. Nelle ultime settimane, un infortunio al ginocchio ha tenuto l’attaccante lontano dal campo per diverso tempo. Non a caso, l’ultima sua apparizione è datata 29 novembre (Chieti-Trivento 0-0). 7 presenze, 409 minuti giocati e nessun gol: ecco i numeri della sua esperienza teatina.
"La società – si legge ancora nel comunicato – augura al calciatore le migliori fortune umane e professionali, ringraziandolo per l’apporto dato alla squadra e l’impegno profuso in questa prima parte di stagione". Intanto, i ragazzi di Vincenzo Vivarini continuano ad allenarsi in vista del derby di Casoli. Ieri mattina allenamento al campo Celdit: lavoro differenziato per Francesco Ferretti, ancora alle prese con i postumi di un infortunio al collaterale. Giammaria Gialloreto e Achille Di Giovanni, ormai prossimi al recupero completo e ultimamente schierati nella formazione juniores, difficilmente verranno convocati. Squadra che vince non si cambia? Pare proprio di sì, perché, almeno in partenza, Vivarini sembra intenzionato a confermare l’undici di domenica scorsa. Anche perché, oltre che ai tre punti, contro la Sant sono arrivate buone notizie pure sotto il punto di vista della prestazione.
L’unico dubbio è legato alle condizioni di Alessio Savi. L’ex di turno, infatti, è alle prese con qualche problema di natura muscolare. Al momento, le possibilità di vedere in campo l’esterno umbro restano abbastanza elevate. Sarà però decisiva la seduta di rifinitura, in programma in mattinata. L’accesso nell’impianto frantano sarà riservato solo ai residenti a Casoli e Guardiagrele. Giovedì pomeriggio, infatti, il Prefetto di Chieti ha disposto la chiusura del settore ospiti. Domenica i botteghini resteranno chiusi: sarà possibile acquistare i biglietti in prevendita sino alle 19.30 di oggi (bar Play & Fun di Casoli).
QUI SANTEGIDIESE –
Dopo un breve periodo di prova, la società vibratiana ha tesserato Alessandro Sorgi. Il difensore centrale, classe 1989, è reduce dall’esperienza con la Primavera dell’Ascoli. Nella sfida casalinga contro l’Elpidiense Cascinare, l’ultimo arrivato non verrà però convocato. Capitolo infermeria: Di Paolo sembra aver superato le noie fisiche. Domani l’esterno sarà a disposizione di Aldo Ammazzalorso. E’ ancora incerta, invece, la posizione di Testoni, influenzato.QUI ANGOLANA
– Il club di Città Sant’Angelo ha indetto la "Giornata nerazzurra" in vista del derby contro l’Atessa VdS. Nella sfida con la capolista, non saranno validi biglietti omaggio. Il prezzo unico dei tagliandi è di 10euro.Gianluca Lettieri
calcio abruzzo dilettanti
giovedì 21 gennaio 2010
LA RC ANGOLANA RIBADISCE LA PROPRIA FIDUCIA IN ROBERTO MARCANGELI
La conferma ufficiale arriva dal dg nerazzurro Alessandro Di Dio: "Il mister? Non è assolutamente in discussione"
"Marcangeli? Fiducia illimitata…". Nonostante gli ultimi risultati negativi, la posizione del tecnico delle Renato Curi Angolana non è mai stata in discussione. Alessandro Di Dio (nella foto), direttore generale del club pescarese, allontana le voci che ipotizzano un altro cambio alla guida tecnica (dopo l’esonero di Gianfranco Norscia). "Roberto – dice – gode della massima fiducia della società. Non dimentichiamo che, essendo subentrato in corso d’opera, non ha avuto grosse voci in capitolo sulla costruzione della squadra. Non si muove da Città Sant’Angelo, insomma. Anche perché, inizialmente, ha pure risollevato la squadra da una situazione difficile".
Ora, però, le condizioni di classifica sono delicatissime: con 17 punti all’attivo, l’Angolana è in piena zona play-out. Prima l’illusione (qualche vittoria convincente), poi la caduta negli ultimi gradini della classifica. Per rendere l’idea della crisi che ha interessato i nerazzurri, basta leggere la data dell’ultima vittoria: 22 novembre 2009. Dopo la trasferta di Canistro, eccolo il crollo. Un lento declino che ha prodotto un punto in sei gare. Eppure, fatta eccezione per la trasferta di Campobasso, Ganje & Co. hanno sempre tenuto testa agli avversari. E talvolta – guardare l’ultimo impegno di Bojano per averne conferma – la Dea Bendata gli ha letteralmente voltato le spalle.
"Siamo convinti che – assicura Di Dio – usciremo al più presto da questa difficile situazione. Perché la squadra è viva. E, anche domenica, si è espressa su livelli più che discreti. Noi abbiamo collezionato almeno otto palle gol, il Bojano ha invece costruito la sua vittoria su un gol irregolare (viziato da un fuorigioco, ndr). E nel prossimo turno…" . Ci sarà da soffrire, visto che a Città Sant’Angelo arriverà l’Atessa VdS. "Sarà una partita come tutte le altre. Anche se avremo di fronte una delle squadre più forti dell’intero girone, giocheremo a viso aperto. A questo punto, ci attendiamo una reazione". Poi un appello alla calma: "La salvezza resta comunque a tre punti di distanza. Anche il gruppo, dunque, gode della piena fiducia della società". Capitolo mercato. Il diesse angolano è alla ricerca di un attaccante.
Il recupero della 16a giornata. Mezzo passo falso della Civitanovese. Si ferma a sette il numero di vittorie consecutive della squadra di Osvaldo Iaconi, che non è riuscita a superare il Real Montecchio. Il derby marchigiano si è infatti concluso sull'1-1 e, almeno per il momento, ai rossoblù non è riuscito l'aggancio alla vetta.
L’Aquila e l’Atessa Val di Sangro, infatti, restano distanti due lunghezze. E' successo tutto nel primo tempo. Sono i ragazzi di Iaconi i primi a portarsi in vantaggio: il rigore di Fuakuputu finisce sul corpo del portiere, ma l’attaccante congolese riesce comunque a piazzare la zampata vincente. Sul finale di frazione, arriva il pareggio pesarese. Dal dischetto, Ruggero non sbaglia.
G. Let.
martedì 19 gennaio 2010
Al suo posto il presidente Aurelio Malvone ha chiamato Archimede Graziani
MORRO D'ORO -
La società Morro d’oro Calcio Srl comunica che nella serata di lunedì l’allenatore Tommaso Volpi è stato sollevato dalla guida tecnica della prima squadra. La decisione presa in prima persona dal patron Aurelio Malvone e dal nuovo vice presidente Andrea De Patre, giunge all’indomani del deludente pareggio casalingo con la Recanatese ed è stata ponderata per dare alla squadra una scossa tecnica e motivazionale dopo i recenti risultati poco soddisfacenti.
Alla conduzione della squadra è stato chiamato Archimede Graziani, che oggi stesso dirigerà il suo primo allenamento.
Adriano Barone
Ufficio Stampa Morro d’Oro Calcio Srl.
lunedì 18 gennaio 2010
IL PUNTO L'AQUILA, OPERAZIONE-AGGANCIO COMPLETATA
Pareggio per l'Atessa VdS, bloccata dall'Agnonese. Il Chieti si riscatta: con la Sant finisce 3-1. Nonostante una prova di carattere, il Casoli torna sconfitto da Civitanova. Il Canistro passa a Miglianico
Operazione-aggancio completata. LAtessa ha rallentato ed è stata affiancata da LAquila, che pare invece aver messo il turbo. Ancora un pareggio casalingo (2-2). La truppa di Giandonato si è fatta raggiungere dallOlympia Agnonese e, addirittura, nel finale ha rischiato di capitolare. Sarebbe stata una punizione troppo severa, anche alla luce del legno colpito da Marotta. Nel giro di dieci minuti, il duo Miani (al diciassettesimo gol stagionale)-Lazzarini aveva fatto accarezzare i tre punti ai propri compagni. Ma, nella ripresa, la musica è cambiata: la squadra di Agovino ha premuto il piede sullacceleratore. Prima accorciando con Orlando, poi ristabilendo la parità con Tammaro, infine sfiorando il colpo grosso con Aquaro. Una cosa è certa: i sangrini continuano ad incontrare tante difficoltà forse troppe contro avversari di alta-classifica. Fatto sta che, nel nuovo anno, la capolista non ha ancora potuto festeggiare la conquista dei tre punti. Appuntamento solo rimandato? La Cifaldi-band passa anche a SantElpidio a Mare. La vittoria del sacrificio lha definita il tecnico rossoblu, che in avanti si è affidato al tandem Vaglini-Colella. Sei punti nelle ultime due trasferte: il bottino conquistato lontano dal Tommaso Fattori continua ad essere eccellente. Ora, anche in casa, Onesti & Co. dovranno cercare di sfatare quella sorta di maledizione che li perseguita dallinizio della stagione. Sono due i protagonisti del successo: il portiere Nicola Modesti, insuperabile, e il bomber Cristiano Colella, autore del gol decisivo. Non inganni la posizione di classifica dei marchigiani. Perché, freschi di un cambio alla guida tecnica (è arrivato Emili), i padroni di casa hanno messo alla prova il pacchetto arretrato aquilano. Cade Ormai a tre punti dalla vetta e con una gara ancora da recuperare, Vittoria con giallo finale per il Canistro. Nello scontro salvezza sorridono i rovetani (0-1), ma il Miglianico schiuma rabbia. A due minuti dalla fine, il fattaccio: incornata vincente di Antignani con larbitro che, su segnalazione di un assistente, ha annullato per un fuorigioco apparso inesistente. Poco prima, lo stesso attaccante teatino aveva colpito la traversa. Alla fine, Donatelli (allenatore) e Tacconelli (direttore sportivo) hanno alzano la voce. Con decisione. Soddisfazione in casa biancorossa: daltronde, nel giro di una settimana, i ragazzi di Iodice hanno portato a casa 9 punti. Impossibile chiedere di più. Così, per la prima volta nella stagione, il club del presidente Palermini si è tirato fuori dalla zona play-out. Una rincorsa importante, che premia gli sforzi compiuti dalla società. Prosegue il momentaccio della Renato Curi Angolana, sconfitta anche a Bojano (1-0). La prestazione della squadra di Marcangelini è stata discreta, ma sottoporta è mancata (e non è una novità
) la giusta concretezza. La sconfitta è dunque immeritata: considerando le due traverse colpite, lincornata vincente di Raucci suona come una beffa troppo difficile da digerire. Non ne va bene una neppure al Morro dOro. Rigore sbagliato (vero, Ragatzu?), palle gol non concretizzate ed anche un pizzico di sfortuna: la sfida contro Gianluca Lettieri abruzzo calcio dilettanti
DALLA REDAZIONE -
sabato 16 gennaio 2010
Secondo impegno casalingo di fila per la capolista Atessa Vds; Miglianico-Canistro e Chieti-Santegidiese: che derby!
Un primo posto da difendere e un passo falso da cancellare. Conquistato il platonico titolo di campione d’inverno, l’Atessa VdS attende al varco l’Olympia Agnonese. Le tre sberle aquilane hanno evidenziato anche stavolta lo strano rendimento dei gialloblù. Che, quando affrontano le ‘grandi’, incontrano enormi difficoltà. Domenica ci sarà l’opportunità di cancellare, sia pur parzialmente, questa strana tendenza. Perché al ‘Montemarcone’ arriveranno i molisani di Massimo Agovino, che puntano dritto ai play-off e – non a caso – sono quarti in classifica. Tornando alla capolista, il bomber Miani fisicamente non è al massimo. Ma, alla fine, dovrebbe stringere i denti e scendere in campo, magari inseguendo il diciassettesimo sigillo stagionale. Non ci sarà Morelli, bloccato dal Giudice Sportivo. Dopo un mese di ‘divorzio’, complice l’infortunio di Zoghaib, ad Agnone è tornato l’estremo difensore Roberto D’Ippolito (’90). Il fuoriquota prenderà parte alla trasferta abruzzese. Pifano (squalificato) e Salvatore (infortunato), invece, resteranno a casa.
Mentre a Chieti (articolo a parte) la situazione non è delle più facili (eufemismo!), la Santegidiese prepara la sfida del ‘Guido Angelini’ in tutta tranquillità. Non è stata una settimana da ricordare per Andrea Bucchi (nella foto): i ‘fantasmi’ dei due pali colpiti su calcio di rigore non hanno fatto dormire sonni tranquilli al bravo attaccante di Aldo Ammazzalorso. Ma l’opportunità di rifarsi è già dietro l’angolo. Saltato l’ingaggio di Gianni Califano, non dovrebbero esserci ulteriori novità di mercato. All’andata, l’undici del tecnico italo-argentino rimediò una mazzata tremenda: l’obiettivo è cancellare quell’amara sconfitta ma, soprattutto, continuare l’inseguimento alla prima della classe (distante appena un punto). Se da un lato rientreranno Corazzini, Traini e Barardino, dall’altro Perra e Buttazzoni guarderanno i propri compagni dalla tribuna.
A L’Aquila, il colpaccio messo a segno nella tana della capolista ha riportato il giusto entusiasmo. Perché, dopo la figuraccia col Bojano, la squadra di Rinaldo Cifaldi ha dimostrato di avere carattere. Ora, sin dalla trasferta (la seconda consecutiva) sul campo della modesta Elpdiense Cascinare, la formazione del capoluogo cercherà di dare continuità all’ottimo ruolino di marcia lontano dal ‘Tommaso Fattori’. Per preparare al meglio la prima giornata di ritorno, ieri pomeriggio Colella & Co. hanno affrontato in amichevole – campo di Tortoreto Alto – la Primavera dell’Ascoli. Capitolo-infermeria: Villa potrebbe essere recuperato, Sparacio no. E intanto è stato tesserato Nino Di Stefano (’90), terzino destro ex Sangiovannese, che si è già aggregato alla squadra. I marchigiani stanno invece attraversando un periodo nero: domenica sono stati travolti in casa dal Canistro, ed ora la situazione di classifica diventa complicata.
Seconda trasferta consecutiva per il Casoli, atteso dalla Civitanovese. Spinta da un Morga in versione super (13 gol per lui), i frentani restano a tre punti di distanza dai play-off. Pasquale Logarzo è dunque soddisfatto del rendimento dei suoi ragazzi. Fermo restando che, come ama sempre ricordare, "l’obiettivo primario è il raggiungimento della salvezza". Out Cordisco, squalificato. Pure la formazione di Osvaldo Jaconi, dopo un inizio di stagione un po’ così, è riuscita ad agganciare quella zona play-off che, fino a qualche settimana fa, sembrava troppo lontana. Mercato: Bighencomer è un passo dal divorzio: al suo posto, potrebbe arrivare Lucio Veneziano. Si tratta di un portiere fuoriquota ex Fasano e Sporting Genzano. Eliseo non è stato ingaggiato.
Negli ultimi sei gradini della classifica, lottano ben quattro abruzzesi. Il Canistro, capace di abbattere il Chieti (3-1), pare aver ritrovato la retta via: 8 punti nelle ultime 4 partite rappresentano un ottimo bottino. Senza Marinilli, Antonelli, Coppitelli ed Antonelli, il Iodice-team è atteso dalla trasferta di Miglianico. Rilanciati dalla (limpida) vittoria contro il Trivento, i teatini (assente Quintiliani) sperano di abbandonare il prima possibile le posizioni bollenti. Umore completamente diverso in quel di Morro d’Oro: i biancorossi continuano a deludere le aspettative ed una scossa appare quanto mai necessaria. Al ‘Comunale’ morrese arriverà la Recanatese, solidissima in difesa, e mister Tommaso Volpi dovrà rinunciare a Cichella, Librizzi, Ciano e Palanza. C’è un ragazzo in prova a Città Sant’Angelo. Si tratta di Daniele Paudice (’90), attaccante ex Pomigliano. La sua posizione verrà però chiarita solo dopo la trasferta di Bojano. Un appuntamento che la Renato Curi Angolana, reduce dal tracollo di Campobasso, non può permettersi di ‘toppare’.
Gianluca Lettieri
abruzzo calcio dilettanti
CHIETI - Un’altra mazzata. L’ennesima. Il Giudice Sportivo ha inflitto due giornate di squalifica del campo e duemila euro di ammenda alla Chieti Calcio. E’ bene sottolineare che le decisioni adottate dagli organi federali non si riferiscono al bollente dopo partita di Canistro-Chieti (aggressione alla squadra). Come riportato sul comunicato ufficiale, sono essenzialmente quattro i motivi che hanno determinato la sanzione: gli sputi indirizzati ad un assistente arbitrale; le espressioni dal contenuto altamente ingiurioso rivolte, nel corso del secondo tempo, agli ufficiali di gara; i due petardi lanciati sul terreno di gioco; il comportamento di alcuni sostenitori che "hanno scavalcato la rete di recinzione e colpito con le aste delle bandiere la panchina della squadra ospitante". Insomma, la squadra neroverde non sembra avere pace. Proprio domenica scorsa, infatti, il club neroverde aveva finito di scontare la precedente sanzione (tre giornate senza pubblico dopo i fatti che si erano verificati al termine dell’impegno interno contro la Civitanovese). La notifica della decorrenza immediata del provvedimento arriverà in mattinata. Il pubblico non potrà dunque assistere alle sfide contro Santegidiese e Recanatese. La società fa sentire la sua voce. E si affida ad un lungo ma significativo comunicato stampa: "Il Presidente, insieme ai soci ed ai dirigenti tutti, persegue il precipuo fine di promuovere e diffondere i valori essenziali e genuini dello sport, fra i quali la lealtà, l’onore ed il rispetto. Questa società impiega costantemente enormi risorse, sia finanziare che umane, non solo per la diffusione dei sopra menzionati valori sportivi ma, nello stesso tempo, per cercare di dare vita a un progetto ideale: ricostituire le fondamenta di una squadra di calcio a Chieti e dare continuità ad una realtà che aggreghi le passioni più spontanee e genuine della città, soprattutto in un momento particolare, dove la persistente crisi economica che attanaglia le imprese, si ripercuote sulle famiglie. A tal fine si vuole sottolineare che, malgrado il difficile periodo, questa società è partita sin da quest’estate con un unico obiettivo ben preciso: dare continuità al calcio a Chieti. A tal fine ha allestito una rosa che, fino al mercato di dicembre, era la squadra con l’età media più bassa. Rincuorata dai lusinghieri risultati ottenuti sul campo, la Società ha inteso rafforzare una squadra che bene aveva fatto, cercando di inserire elementi d’esperienza che aiutassero la stessa a raggiungere il prefissato obiettivo di inizio anno. Ovvero quello di ben figurare in questo difficile campionato. Alla luce di questi discorsi, malgrado alcuni spiacevoli ed inaspettati risultati negativi, sia i calciatori che lo staff tecnico hanno svolto un importante ed apprezzabile lavoro quotidiano, un lavoro i cui frutti questa società intende valorizzare". Poi, l’attenzione si sposta sui tifosi: "Per realizzare tali ambiziosi progetti la SSD Chieti Calcio è stata sempre vicina ai propri tifosi, apprezzandone consigli ed esternazioni. Allo stesso tempo, però, non può essere sottaciuta la condanna ferma e decisa della società nei confronti di un simile e deprecabile episodio di violenza che non ha nulla a che fare con il calcio e tutti quei valori che, con tanta fatica, cerca quotidianamente di promulgare. La Chieti Calcio non può permettere a nessuno di mettere a repentaglio l’incolumità dei propri atleti, tecnici e dirigenti tutti; la Chieti Calcio non può permettere, altresì, che tali ed altri simili episodi pongano in cattiva luce la propria immagine; la Chieti Calcio non può permettersi, infine, di subire altre pesanti sanzioni economiche e, come tra l’altro evidenziato nell’ultima decisione del giudice sportivo, giocare ulteriori partite a porte chiuse, con tutte le conseguenti e dannose implicazioni sia sotto l’aspetto finanziario che sotto il profilo dei risultati sportivi". Infine, viene lanciato un segnale. Forte e chiaro: "Qualora tali atteggiamenti e comportamenti dovessero reiterarsi e persistere, con sommo rammarico, a malincuore e dolorosamente, quale evidente segno dell’irrealizzabilità del progetto idealizzato, saremo costretti a disimpegnarci, riconsegnando la squadra nelle mani del Sindaco". La ripresa degli allenamenti. E’ stata una giornata intensa. I vertici societari, con a capo il presidente Walter Bellia, hanno incontrato la squadra prima che iniziasse il lavoro pomeridiano. Allenamento a porte chiuse e stadio presidiato dalla forze dell’ordine. Umore sotto i tacchi: la sconfitta di Canistro e la contestazione (e l’assedio) dei tifosi sembrano aver lasciato il segno. In serata, la società ha fatto il punto della situazione. "Il clima che si è venuto a creare – precisa il massimo dirigente teatino – potrebbe essere solo controproducente. Dobbiamo solo stringerci intorno alla squadra, dare fiducia al tecnico e cercare di tornare sulla strada maestra. Mi auguro, ad ogni modo, che la squadra riesca a rialzarsi". Programmi immutati? "Partendo dal presupposto che il Chieti è stato rinforzato, bisogna però sottolineare che il nostro obiettivo non è quello di arrivare primi a tutti i costi ma stazionare nelle prime cinque posizioni. Niente è perduto: il campionato è ancora lungo e l’equilibrio la farà da padrone fino alla fine. Sono sicuro che, se la squadra potrà lavorare in tranquillità, tornerà a regalarci tante soddisfazioni". Il derby con la Sant? "E’ una gara come le altre. E non credo che sia ancora decisiva: i conti si faranno nel mese di marzo". Gianluca Lettieri
IL CHIETI OSPITA LA SANTEGIDIESE MA LA TESTA E' ALTROVE La violenta contestazione da parte di alcuni tifosi ha lasciato il segno nella squadra neroverde. Il presidente Bellia, deluso, minaccia di andar via
CHIETI -
Il crollo di Canistro, l’aria che inizia a farsi pesante, gli atti di violenza del dopo-partita, la condanna della società, la stangata del giudice sportivo, l’"avviso" del presidente Bellia. A Chieti, gli eventi degli ultimi giorni hanno lasciato in eredità strascichi evidenti. E negativi. La squadra continua ad allenarsi in un clima che con lo sport c’entra davvero poco. Stadio ‘Guido Angelini’ presidiato dalle forze dell’ordine, allenamento a porte chiuse: l’atmosfera che si respirava ieri pomeriggio era la stessa di lunedì. Vincenzo Vivarini, assieme ai suoi ragazzi, è ancora scioccato.
I calciatori, alcuni dei quali sono stati colpiti dai tifosi, preferiscono non parlare. Restano in silenzio e preparano il riscatto dopo due partite troppo brutte per essere vere: un punto in 180’ rappresenta un bottino misero, specie se gli avversari incontrati (Real Montecchio e Canistro) dovranno sudare fino alla fine per centrare la salvezza. Ora bisogna reagire. Anche se la Sant vice capolista è l’avversaria più difficile che i teatini potessero incontrare sulla loro strada. Anche se il morale è ridotto ai minimi termini. "Così non va" esordisce l’allenatore di Ari, la cui posizione "non è in discussione" (parola di Bellia). "Per lascarsi alle spalle episodi simili – prosegue il tecnico neroverde – servono uomini con le spalle larghe, carattere e personalità. Bisogna pensare il meno possibile ai fatti che si sono registrati all’interno dello spogliatoio, subito dopo il fischio finale. Perché, quando si arriva alle mani, le cose iniziano a farsi pesanti".
La vetta resta distante sette punti. Troppi? "Fermo restando che il campionato è ancora lungo, nel giro di due incontri i tifosi hanno perso la stima che nutrivano verso i ragazzi. Siamo amareggiati". Dalla squadra ci si aspettava sicuramente di più. "Nessuno è felice quando non riusciamo a guadagnare i tre punti. Purtroppo, però, il nostro è un momento negativo. Nel corso di una stagione, tutte le squadre incontrano delle difficoltà: ultimamente è toccato a noi, prossimamente non è da escludere che anche altri attraversino un periodo-no".
Il derby contro la Sant, che verrà disputato a porte chiuse alla luce del provvedimento del giudice sportivo (due giornate di squalifica al campo), è già dietro l’angolo: "Devo essere sincero: è difficile dire con quale spirito i ragazzi scenderanno in campo. Certo è che bisognerà dare il massimo per uscire da quest’antipatica situazione". Vivarini ha cercato di ‘isolare’ i suoi ragazzi: "Ho parlato solo di calcio, analizzando la sfida di mercoledì. Ma ho tenuto in considerazione solo il primo tempo, perché, nella ripresa, sono subentrati fattori esterni all’aspetto tattico. Secondo il mio punto di vista, i primi 45’ di Canistro non sono affatto da buttare. Anzi…". Infine, una precisazione: "Il Chieti è una squadra di categoria. Nel girone F, diversi club sono attrezzati e, come ho sempre sottolineato, regna un equilibrio pressoché totale. Cercheremo di raggiungere il miglior risultato possibile. Senza troppi assilli, però".
IL PRESIDENTE –
Sono giorni difficili per Walter Bellia. Il presidente neroverde è un fiume in piena. "Chissà se, chi oggi sta creando enormi problemi alla nostra realtà, si sta chiedendo che futuro avrà il calcio a Chieti. A queste condizioni – si legge sul sito ufficiale della società –, assolutamente inaccettabili, il sottoscritto molla tutto e chiude baracca. Voglio vedere poi se ci sarà qualcuno in grado di continuare a fare calcio a Chieti, anche alla luce del fatto che in tutto questo tempo di imprenditori interessati al bene del Chieti non ne ho visti".Poi un invito per quella che, lo stesso massimo dirigente, definisce ‘parte sana della tifoseria’: "Quella che dice di tenerci al Chieti e che in queste ore ha dimostrato solidarietà e vicinanza alla squadra ed alla società. Devono essere loro ad allontanare coloro che vogliono invece solo il male". E ancora: "Nome e blasone non sono sinonimo di partite vinte. Se il Chieti è in serie D un motivo ci sarà ed anzi, tutti devono essere contenti perchè fino a due anni la mia squadra ed i miei tifosi giocavano contro il Casalincontrada. L'intenzione è far bene e riportare il Chieti in alto ma in queste condizioni al posto di risalire, e tutti sappiamo quanto sia difficile riuscirci, il calcio a Chieti finirà una volta per sempre. La presunzione, purtroppo, è un limite grandissimo". La società sta compiendo sforzi notevoli, "visto che l'imprenditoria locale non muove una foglia per il Chieti".
La squalifica del campo suona come una beffa: "Vi sembra il modo di dimostrare l'attaccamento alla propria squadra del cuore? Ripeto, se questo è il calcio io lascio tutto. E i motivi per non fare calcio a Chieti sono sotto gli occhi di tutti...".
Gianluca Lettieri
giovedì 14 gennaio 2010
Bellia: “Prenderò dei provvedimenti. Vivarini? La sua posizione non è in discussione”. Vivarini: “Serve maggiore umiltà”. Iodice: “E’ la vittoria del gruppo”
CANISTRO -
Chieti sconfitto e contestato. Qualche minuto prima del triplice fischio del signor Loiodice, i sostenitori teatini hanno ritirato gli striscioni. Ed è esplosa la protesta. Addirittura, qualche supporters è venuto a contatto con alcuni calciatori neroverdi all’interno degli spogliatoi. Un fatto ignobile che macchia la stagione e il rapporto squadra-città, forse in modo irreparabile.
Il presidente Walter Bellia (nella foto) commenta l’accaduto: "Comprendiamo l’amarezza dei tifosi. Al tempo stesso, però, condanniamo gli atti di violenza che si sono registrati nel dopo-partita". L’intera società, attraverso un comunicato stampa diffuso in serata, ha dunque preso le distanze da ciò che è accaduto al termine del match. Inoltre, nel parcheggio dello Stadio ‘Guido Angelini’, presidiato dalle forze dell’ordine, un drappello di tifosi neroverdi ha atteso il ritorno del pullman dei calciatori.
A fine gara, il massimo dirigente teatino è apparso amareggiato: "La partita l’hanno vista tutti: prenderò sicuramente dei provvedimenti. A mente fredda, dovremo cercare di comprendere le cause di questo momentaccio". Eppure, inizialmente, la gara è stata equilibrata. "Nel primo tempo – continua Bellia – ho visto all’opera una squadra grintosa, vogliosa di riscattare il pareggio di domenica scorsa. Poi, con il passare dei minuti, la situazione è notevolmente peggiorata. Il Canistro avrebbe potuto colpire anche più volte". E poi una precisazione: "Quei giocatori arrivati qualche settimana fa, ed ingaggiati per compiere il salto di qualità, hanno reso al di sotto delle aspettative. Dispiace, perché nel mercato invernale abbiamo investito tanto per puntellare un organico già all’altezza della situazione". Ultime considerazioni: "Penso ancora alla vetta? Il campionato è lungo ed è prematuro trarre delle conclusioni. Vivarini? La sua posizione non è in discussione".
Dopo il bollente post-partita, Vincenzo Vivarini analizza brevemente la quinta sconfitta stagionale. La voglia di parlare è poca: "Abbiamo disputato un buon primo tempo, costruendo tre-quattro palle gol e tenendo testa all’avversario. E’ mancata forse un po’ di umiltà: non si vincono le partite solo perché ti chiami Chieti. E’ necessario lottare dal primo all’ultimo minuto". Gli errori sono quelli di sempre: "Due dei tre gol subiti sono scaturiti da palla inattiva: il primo su calcio d’angolo, il secondo su punizione. Nel momento in cui l’arbitro non ci ha concesso un calcio di rigore nettissimo, si è fatto tutto ancora più difficile". Oggi pomeriggio, la squadra tornerà ad allenarsi: è previsto un faccia a faccia con il presidente Walter Bellia. Anche la dirigenza si riunirà per analizzare gli ultimi eventi. Chieti-Recanatese, in programma il prossimo 31 gennaio, verrà trasmessa in diretta sul canale satellitare della Rai (Raisat). Per esigenze televisive, il fischio d’inizio verrà anticipato alle ore 14.
Qui Canistro.
Fabio Iodice è il ritratto della felicità. "Ero sicuro che i miei ragazzi avrebbero fatto bene – osserva il tecnico rovetano –: i fatti mi hanno dato ragione. Questa grande vittoria è la logica conseguenza del duro lavoro sostenuto nel periodo natalizio. I ragazzi meritano solo tanti complimenti". Il rendimento di Leccese fa dormire sonni tranquilli all’allenatore biancorosso: "Speriamo di recuperare i punti persi nel girone d’andata anche grazie al suo apporto. Sì, era proprio l’uomo che mancava, perché non avevo a disposizione altre prime punte". L’invito è quello di rimanere con i piedi per terra: "Archiviato il recupero, dovremo spostare le nostre attenzioni sul Miglianico". Una gara, quella in programma domenica, che ha già il sapore di spareggio-salvezza.G. Let.
mercoledì 13 gennaio 2010
SERIE D GIRONE F – 17a GIORNATA
i numeri Successi interni: 3 PROMOSSI…. 1) L’AQUILA 2) MIGLIANICO 3) CANISTRO …E BOCCIATI 1) SANTEGIDIESE 2) RC ANGOLANA 3) ATESSA VAL DI SANGRO top 11
-
Successi esterni: 4
Pareggi: 2
Gare a reti bianche: 0
Gara più spettacolare: 5-1 (Campobasso-Rc Angolana)
Reti complessive: 28
Reti realizzate in casa: 13
Reti realizzate in trasferta: 15
Plurimarcature: quattro doppiette, Covelli (Campobasso), Morga (Casoli), Leccese (Canistro) e Ciampoli (Miglianico)
Gol lampo: Covelli (Campobasso), al 1’pt
Gol in extremis: Cantarini (Recanatese), al 47’st
-
Gran bel colpo, quello colto in terra sangrina da ragazzi di Cifaldi, che confermano il trend di fine anno, che li vuole particolarmente a loro agio lontano da casa. Ora però bisogna tornare ad espugnare il “Fattori”…
Quarto successo stagionale per i gialloblù, che trascinati dalla preziosissima doppietta di Mattia Ciampoli (nella foto), conquistano tre punti altrettanto fondamentali per la sua rincorsa verso il traguardo salvezza.
Un Leccese in gran spolvero consente ai rovetani di sbancare il campo di Porto Sant’Elpidio, staccando di cinque lunghezze i marchigiani, rivali diretti nella lotta per la permanenza nella categoria.
Il pari a Bojano ci può anche stare, ma quel che è inaccettabile è il doppio errore dal dischetto a causa del quale i vibratiani hanno gettato al vento una ghiotta opportunità per andare in testa al girone.
Il Campobasso, sia pur tra alti e bassi, era e resta un avversario tosto per tutti, ma la cinquina rimediata al “Romagnoli” è un colpo davvero duro da incassare.
Amaro risveglio per la squadra di Giandonato, che torna in campo dopo le festività natalizie e si fa superare a domicilio dalla rivale diretta L’Aquila.
1) MODESTI (L’Aquila)
2) ROMANO (Casoli)
3) MAMMARELLA (Chieti)
4) ONESTI (L’Aquila)
5) CIARROCCA (Miglianico)
6) MARINILLI (Canistro)
7) DI PAOLO (Santegidiese)
8) CIAMPOLI (Miglianico)
9) MORGA (Casoli)
10) LECCESE (Canistro)
11) LAZZARINI (Atessa VdS)
All.) CIFALDI (L’Aquila)
martedì 12 gennaio 2010
Nell’ultima giornata del girone d’andata, solo un punticino per il Chieti. Il Casoli espugna Morro d’Oro, mentre l’Angolana viene travolta dal Campobasso. Vittorie importanti per Canistro e Miglianico
DALLA REDAZIONE -
L’Aquila c’è. Eccome se c’è. Reduce dal pesante kappaò di tre settimane fa, la squadra del capoluogo si riscatta brillantemente. Nel match clou dell’ultima d’andata, l’Atessa VdS s’inchina di fronte al Cifaldi-team (1-3). Eppure il 2010 degli aquilani, passati in svantaggio, non era iniziato sotto la buona stella. E invece Colella & Co. hanno riacciuffato una partita che sembrava incanalarsi sui binari dei ragazzi di Mario Giandonato. L’Aquila sciupona e quasi svogliata ammirata al ‘Fattori’ contro il Bojano è stata solo un lontanissimo ricordo. I rossoblù, nel momento di maggiore difficoltà, hanno infatti dimostrato di avere carattere. Perché non era facile rialzarsi dopo l’1-0, peraltro subito in casa della capolista. Onesti, Colella e Di Nardo: sono loro gli eroi aquilani che hanno regalato un successo fondamentale ai tantissimi supporters rossoblù giunti ad Atessa. Mario Giandonato si può consolare con il titolo platonico, ma pur sempre importante, di campione d’inverno. Un particolare non trascurabile induce ad una riflessione: quasi sempre, contro le ‘grandi’, l’Atessa si scioglie come neve al sole. Semplice coincidenza? Lo scopriremo nel girone di ritorno.
Nel frattempo, la Sant fa harakiri e non riesce ad approfittare del tonfo della capolista. Andrea Bucchi dimenticherà difficilmente il pareggio di Bojano (1-1). Già, perché il bomber vibratiano è riuscito nell’impresa di fallire due calci di rigore (in entrambe le circostanze, la palla ha colpito il palo): il primo sullo 0-0, il secondo sull’1-1. Peccato, perché i giallorossi hanno messo in sistematica difficoltà un Bojano apparso solido ma tutt’altro che irresistibile. Nell’economia della gara, le assenze di Corazzini, Buttazzoni, Traini e Berardino si sono fatte sentire. Il risultato, insomma, lascia l’amaro in bocca. Però, guardando il bicchiere mezzo pieno, c’è anche un aspetto positivo: il club del presidente Fanini è al quinto risultato utile consecutivo. Alla vigilia del diciassettesimo turno, il matrimonio tra la Sant e Califano non si era concretizzato. Ma l’ex attaccante del Giulianova non ha perso tempo: è stato tesserato dalla Libertas Stabia, formazione di Eccellenza campana. Un altro ex vibratiano, il portiere Palmieri, è ad un passo dal Francavilla Fontana.
Alla fine, quella che sembrava quasi una formalità si è trasformata in un mezzo passo falso. Un Chieti sottotono e spaesato non è riuscito a superare il Real Montecchio, ultimo in classifica ma quanto mai determinato ad uscire dal ‘Guido Angelini’ con un risultato positivo (1-1). In casa neroverde l’amarezza è tanta, perché una vittoria avrebbe permesso ai teatini di compiere in classifica un notevole balzo in avanti. La sosta sembra dunque aver giocato un brutto scherzo alla squadra di Vivarini, che ancora una volta ha dovuto rinunciare al sostegno dei propri tifosi (ultima gara a porte chiuse). Il rigore di Visciglia ha annullato l’incornata di Giacani e ha evitato che si concretizzare una figuraccia. Anche perché, dopo il pareggio, il Chieti ha cercato insistentemente la via della vittoria. E invece l’espulsione di Basilavecchia ha spento ogni speranza. Al termine della gara, la tifoseria ha incontrato la squadra e il tecnico (presente anche il presidente Bellia). Evitare magre figure come quella odierna: ecco la richiesta dei tifosi. Mercoledì, il Chieti tornerà in campo ancora una volta: nel derby di Canistro, solo una vittoria potrà cancellare la prestazione di ieri pomeriggio.
Il derby di Morro d’Oro si tinge di gialloblù. Tra le polemiche, il Casoli esce dall’impianto teramano con tre punti in tasca (1-3) e la consapevolezza di aver violato un campo ostico per chiunque. Nel mirino della squadra morrese finisce il direttore di gara. Il signor Gosti di Perugia, difatti, ha assegnato due rigori a favore dei casolani. Ma non è tutto, perché i locali hanno chiuso la gara in dieci uomini (espulso Librizzi). E’ meglio essere chiari, però: la (discutibile) direzione dell’arbitro non sminuisce affatto l’exploit della squadra di Logarzo, presa per mano dal solito Morga (ancora una doppietta per il bomber gialloblù) e da Partipilo. Mentre il Casoli conferma le sue qualità e resta a ridosso della zona play-off, il Morro è in piena crisi. Di questo passo, sarà difficile centrare la salvezza senza passare per la roulette dei play-out.
In fondo, due vittorie e una sconfitta per le nostrane. Mentre Miglianico e Canistro respirano finalmente ossigeno vitale, la Renato Curi Angolana torna da Campobasso con il morale sotto i tacchi e cinque gol sul groppone (5-1). Prosegue il momentaccio per i pescaresi, che restano comunque a tre punti di distanza dalla zona-salvezza. La partenza sprint dei molisani, capaci di portarsi sul 3-0 dopo neanche mezz’ora, ha messo nei guai i ragazzi di Marcangeli. Il gol della bandiera di Ganje ha reso il risultato meno amaro. Risultato che, comunque, sembra troppo pesante.
Colpo grosso dei rovetani sul campo dell’Elpidiense Cascinare (1-3), diretta concorrente per la salvezza. I tre punti conquistati permettono dunque alla formazione di Iodice di cancellare un periodo negativo e iniziare il nuovo anno come meglio non avrebbe potuto. La doppietta dell’argentino Leccese ha messo nei guai i padroni di casa, sempre più in crisi. Poi, nella ripresa, Angelini ha accorciato le distanze, ma Sebartoli ha sigillato il risultato. Giornata da incorniciare per il Miglianico, capace di fermare la corsa del pericolosissimo Atletico Trivento di Roberto Carannante (2-1). L’eroe del giorno è Mattia Ciampoli, autore della doppietta che ha messo kappaò i molisani. Il merito maggiore dei teatini è stato quello di non demoralizzarsi nonostante lo svantaggio iniziale. Così una buona prestazione è stata impreziosita da tre punti di platino. Che fanno morale e classifica.
Gianluca Lettieri
abruzzo calcio dilettanti
venerdì 8 gennaio 2010
Riprende la rincorsa alla capolista Atessa Vds, che affronta L'Aquila in uno dei due derby in programma domenica. L'altro mette di fronte Morro d'Oro e Casoli, mentre la Santegidiese rende visita al Bojano e il Chieti ospita il Real Montecchio
DALLA REDAZIONE -
Bentornata, serie D. Dopo il lungo stop natalizio, il countdown per il ritorno in campo è appena iniziato. Lo sanno bene ad Atessa. Da qualche settimana a questa parte, difatti, il (difficile) compito della squadra di mister Giandonato è sempre lo stesso: difendere la vetta dall’assalto delle inseguitrici. Che restano ad un passo, nonostante ultimamente il rendimento dei gialloblù sia stato piuttosto costante. Al ‘Montemarcone’ si prevedono scintille: Pagano & Co. già intravedono l’ombra de L’Aquila. Scivolata al terzo posto, a cinque punti proprio dai sangrini, la squadra di Cifaldi non può più concedersi passi falsi. E l’unico modo per buttarsi alla spalle la magra figura del mese scorso è tornare alla vittoria. Anche perché i tre punti mancano dal 29 novembre (trasferta di Città Sant’Angelo). Tutt’altro umore nel clan atessano: l’ultima sconfitta casalinga (inflitta dalla Sant) è ormai un lontano ricordo. Il tecnico di Casoli dovrà fare a meno di Boschetti, squalificato, mentre l’ex atessano Bazzi è approdato alla Santarcangiolese.
La Santegidiese incrocia le dita e spera che la sfida d’alta quota possa favorirla nella ricorsa al primo posto, ora distante appena un punto. Già di per sé, classifica a parte, quella di Bojano è una trasferta che nasconde diverse insidie. Se poi si aggiungono tre assenze importanti, è chiaro che il team vibratiano dovrà fare particolarmente attenzione. Buttazzoni, Traini e Corazzini sono stati squalificati dal Giudice Sportivo; potrebbero essere sostituiti, rispettivamente, da Bucchi (al rientro), Casali e Marrangoni. Certo è che finora, in trasferta, il cammino dei giallorossi è stato più che positivo: 5 vittorie, 2 pareggi ed una sconfitta. Solo L’Aquila, che però in casa balbetta con insistenza, ha saputo fare meglio (19 punti). Nel frattempo, il tesseramento di Califano – che si allena da diverso tempo alla corte del tecnico italo-argentino – potrebbe essere formalizzato nelle prossime ore. In tal modo, l’ex attaccante del Giulianova siederà in panchina già in terra molisana.
Archiviato lo stop forzato, anche il Chieti torna a respirare il profumo del campionato. Dopo il Centobuchi, un’altra marchigiana è attesa sul prato del ‘Guido Angelini’: il Real Montecchio. L’avvio del trittico della verità è apparentemente in discesa, visto che i pesaresi sono ultimi in classifica. Ammonta a soli sei punti il bottino dei biancorossi. Numeri alla mano, l’avvio del trittico della verità pare quindi in discesa. Ma, memore di un paio di gare precedenti, Vincenzo Vivarini non vuole neanche sentir parlare di ‘passeggiata’. Tornato in campo Gialloreto, s’è bloccato Ferretti. Una botta al ginocchio ha messo kappaò il terzino ex Angolana: la sua assenza è quasi scontata. Nelle prossime ore, sono previsti ulteriori accertamenti. In avanti, potrebbe essere confermato il duo d’attacco Rosa-Visciglia. In allenamento, l’intesa tra l’attaccante ascolano e la punta calabrese è apparsa già buona. Non è da esclude l’esordio di Mattia Galasso, esterno ex Angolana.
Uno dei due derby di giornata è in programma a Morro d’Oro. Un altro passo falso inguaierebbe ulteriormente la squadra di Tommaso Volpi, che vede la zona-salvezza allontanarsi (sette punti). Invece il Casoli (assente Giusti), assestatosi a ridosso della zona play-off, non ha alcuna voglia di perdere terreno. L’organico è troppo risicato, e nelle ultime settimana il diesse Franco Di Battista ha tappato qualche buco con l’arrivo di un paio di fuoriquota. Esposito e Bacio Terracino, già alla corte di Logarzo da un po’ di tempo, potrebbero essere tesserati in extremis. In prova, ci sono due fuoriquota: Danilo Ruocco (’91), dal Napoli, terzino sinistro, e Emanuele Eliseo (’90), ex Neapolis, terzino destro. Le posizioni di entrambi verranno chiarite tra qualche giorno. Sotto il punto di vista degli Under, anche nel sodalizio morrese c’è qualche novità. Se verrà perfezionato il tesseramento, potrebbe essere a disposizione anche Maurizio Ciano. In caso contrario, il suo esordio slitterà di una settimana. Complice l’assenza dello squalificato Cichella, a centrocampo giocherà il duo Malagnino-Librizzi. Sulla fascia difensiva di sinistra, invece, si prevede la presenza di un fuoriquota.
La Rc Angolana, il Miglianico e il Canistro sperano che il nuovo anno regali loro risultati migliori. La Marcangeli-band cercherà di ripartire a Campobasso. Avversario peggiore non poteva capitare, dal momento che i molisani – dopo il mercato invernale – sperano di riagganciare la carovana dei play-off. Dall’infermeria giungono notizie positive: Traini tornerà in campo. Al tempo stesso, però, Alessandro Del Grosso potrebbe restare a riposo a causa di un fastidio alla schiena. I miglianichesi ospitano invece l’Atletico Trivento. I molisani sono alla ricerca di punti per continuare a respirare aria d’alta quota; i teatini hanno intenzione di eliminare quegli alti e bassi che stanno condizionando il loro rendimento. Carannante dovrà fare a meno di Ciafardini, Viglione e Colella. I gialloblù abruzzesi saranno invece orfani di Quintigliani (problema al ginocchio) e Piccinni (infortunio alla caviglia). Sfida salvezza per i rovetani, che faranno visita all’Elpidiense Cascinare. Dunque, sono in palio punti importanti per il futuro di entrambe le squadre. Rientrerà Priore ma, al tempo stesso, mister Iodice dovrà fare a meno di Emiliano Corsi e Luca Di Genova. In attesa di qualche rinforzo, sarà meglio cancellare le prime quindici giornate da brividi.
Gianluca Lettieri